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Politica | 27 febbraio 2023, 19:11

Caccia, la maggioranza regionale di centrodestra fa un passo indietro. Il M5S: "Una grande vittoria per l'ambiente"

Legge sul riordino discussa in Consiglio: ritirata la maggior parte degli emendamenti delle opposizioni dopo che la maggioranza ha approvato l'abolizione dell'articolo 1

Caccia, la maggioranza regionale di centrodestra fa un passo indietro. Il M5S: "Una grande vittoria per l'ambiente"

Con il ritiro di quasi tutti gli emendamenti di opposizione, si è aperta nel pomeriggio la seduta di Consiglio regionale per l’esame del Ddl “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale anno 2022”.

Il presidente Stefano Allasia ha dato il via ai lavori d’Aula in seguito alle interlocuzioni tra maggioranza e opposizione in mattinata e nel pomeriggio: Giorgio Bertola (Ev), Francesca Frediani (M4o/Up), Raffaele Gallo (Pd) e Sarah Disabato (M5s) hanno appunto annunciato il ritiro della parte più corposa dei 4.600 emendamenti che insistevano sul testo.

Da segnalare l’approvazione degli emendamenti di opposizione che prevedevano l’abolizione dell’articolo 1 del testo iniziale. Tale articolo, in sostanza, avrebbe permesso la caccia anche in caso di terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve, per ungulati, cinghiale, volpe e tetraonidi nella zona faunistica delle Alpi e per la caccia agli ungulati nella restante parte del territorio regionale.

"Una grande vittoria per l’ambiente, gli animali, la biodiversità e l’ecosistema piemontese", hanno commentato i consiglieri del Movimento 5 Stelle Disabato, Sacco e Martinetti. "Gli esponenti del Centrodestra hanno comunicato alle forze di opposizione la loro decisione di fare un passo indietro sulla caccia di selezione notturna e sulla perversa liberalizzazione dell’attività venatoria della pernice bianca e del fagiano di monte sui terreni coperti da neve. Due temi fondamentali per la salvaguardia della fauna piemontese, due battaglie che abbiamo condotto aspramente tra i banchi del Consiglio regionale e non solo. Il muro di emendamenti alla legge Omnibus e le manifestazioni di piazza organizzate dalle associazioni ambientaliste e animaliste hanno permesso di arrivare a questo risultato, con la maggioranza costretta a tornare sui suoi passi. Una svolta in cui abbiamo creduto molto, frutto di un grande lavoro di protesta, di discussione, di dibattito. Il nostro impegno non si ferma qui, il Movimento 5 Stelle continuerà a tenere alta l’attenzione".

Il testo della legge Omnibus, con i relativi emendamenti residui, è stato votato sino all’articolo 32 e l'esame del provvedimento proseguirà nella seduta di domani. Gli articoli sono 91.

comunicato stampa

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