Prima seduta nel nuovo direttivo della Pro loco di Bricherasio che ha riconfermato Alberto Godino come presidente e che segna l’ingresso di nuovi giovani consiglieri. Lunedì 13 marzo sono state elette le cariche tra cui ci sono altre riconferme, oltre quella di Godino: Martina Felizia sarà ancora la segretaria e Maura Colmo la cassiera. Nuovi invece i vicepresidenti, carica affidata a Patrick Aglì e a Davide Bernardi che prende così il posto dello zio – Severino Morero – scomparso a dicembre. Nel collegio dei revisori dei conti è stato riconfermato Roberto Faggio a cui si aggiungono Dario Vaglienti e Daniele Mourglia, trentasettenne, alla sua prima carica in Pro loco. “Oltre a lui sono entrati in Pro loco anche due consiglieri ancora più giovani: la ventiseienne Sonia Castagno e il ventiquattrenne Fabio Caffaratti che da tre anni lavorano con noi come volontari” annuncia Godino.
Così Mourglia spiega le ragioni che l’hanno spinto ad entrare in Pro loco: “Verso i 18 anni ero già stato volontario ma mai avevo pensato di assumere una carica. Poi mi sono riavvicinato all’associazione collaborando, lo scorso anno, come volontario e sono stato contagiato dalla voglia di fare e dall’entusiasmo di vedere giovani entusiasti di costruire qualcosa assieme”.
Assieme ai nuovi entrati ci saranno i consiglieri riconfermati e che da anni lavorano per l’associazione: Elsa Bernardi, Aldo Morina, Livio Aglì, Piero Bernadi, Marco Bernardi, Gabriella Blanc, Luciano Cavallero, Flavio Bonansea, Sergio Morero, Carlo Morero, Stefano Gosso, Liliana Falco e Mario Vottero.
Il nuovo direttivo dovrà impegnarsi a rimanere al passo con i tempi: “Siamo sempre predisposti a migliorare, mantenendo però la tradizione anche per gratitudine al pubblico che ha seguito in tutti questi anni le manifestazioni dell’associazione” afferma Godino. Nuove sfide attendono la Pro loco: “Dopo il periodo più difficile della pandemia, ora la gente ha sempre più voglia di partecipare ad eventi pubblici. Emblematico ciò che è successo a febbraio con ‘Ël disné dël crin’ per cui siamo passati dall’ottantina di commensali del passato a centottanta”. Godino assicura che l’associazione rimarrà sensibile anche alle esigenze dei più giovani: “Intercettare il loro gusto con le nostre feste ha fatto sì che alcuni di loro entrassero nel direttivo e ha permesso di coinvolgerne altri come volontari – spiega –. Questo rappresenta anche una delle maggiori soddisfazioni del mio scorso mandato”.