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Attualità | 21 marzo 2023, 15:50

Quanto sono felici i torinesi? Presentati i primi risultati del progetto "Felicità civica" che misura il benessere dei cittadini

Sicurezza, scuola e relazioni sociali i temi più problematici, bene invece famiglia, casa e lavoro. Gli under 35 sono i meno felici, differenze anche tra le circoscrizioni

Quanto sono felici i torinesi? Presentati i primi risultati del progetto "Felicità civica" che misura il benessere dei cittadini

Il 20 marzo è stata la giornata mondiale della felicità, e proprio in questa occasione sono stati presentati al Polo Lombroso16 i primi risultati del progetto sulla Felicità Civica di Torino. Ideata dall'Associazione Culturale Nessuno in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino (e finanziata grazie al Bando CivICA della Fondazione Compagnia di San Paolo), questa ricerca ha come scopo la misurazione del benessere dei cittadini in modo che possano essere prese decisioni specifiche e concrete per migliorare la qualità della vita degli abitanti della città.

Da giugno a ottobre 2022 ai cittadini era stato somministrato il Questionario della felicità civica, per mappare i bisogni della popolazione delle 8 circoscrizioni di Torino. Sono state 3500 le risposte raccolte, circa un torinese ogni 200 maggiorenni, per una delle ricerche sul benessere più grandi d'Europa. Da lì, il campione selezionato è sceso a circa 2400 risposte.

Dai risultati emerge che, mediamente, i torinesi si sentono felici. Ma, ovviamente, ci sono differenze in base al tema, al genere, all'età e al quartiere di residenza. Tra i punti più problematici ci sono la percezione della sicurezza, in particolare per le giovani donne delle circoscrizioni 5 e 6, e la scuola e la formazione viste dai giovani, mentre va leggermente meglio dal punto di vista dei genitori. Problematiche anche le relazioni sociali, dove emerge un cattivo stato del senso di comunità; l'ambiente e gli spazi pubblici - soprattutto per quanto riguarda il rumore urbano e la qualità dell'aria - e l'accesso alla cultura, di nuovo con maggiori problemi nelle circoscrizioni 5 e 6 rispetto alla 1 e alla 8.

Tra le risposte positive, invece, spiccano il grado di benessere e di felicità dei cittadini, anche se ci sono differenze significative tra la fascia più anziana e quella dai 18 ai 35 anni, che registra voti molto più bassi. Famiglia e casa sono viste positivamente, soprattutto dalle donne, ed è sufficiente il valore riferito al lavoro, anche se i rispondenti presentano problemi a conciliarlo con la vita privata e poca attenzione a felicità e benessere, e le donne lamentano problemi con le pari opportunità.

L'uso della tecnologia registra il valore più alto di tutti, sintomo che le nuove tecnologie hanno migliorato la qualità della vita. Ma, contemporaneamente, è la voce a cui le persone danno meno peso quando si parla di cosa faccia stare meglio, al contrario della famiglia e della casa che detengono il primato in questa classifica. Purtroppo, emerge anche che il reddito personale incide in modo eccessivo, diminuendo al diminuire della felicità.

In conclusione, se si pensa alle politiche da attuare per rispondere alle lacune emerse dal sondaggio, sembra che le fasce con più richieste siano quelle dei giovani, delle donne e degli abitanti di alcune circoscrizioni periferiche come la 5 e la 6. Anche gli anziani richiedono più attenzione al loro invecchiamento e alla diminuzione della felicità col progredire dell'età.

Durante la compilazione del questionario, sette cittadini sono stati ripresi e da lì è stato montato un cortometraggio, proiettato parzialmente durante la presentazione del 20 marzo. A occuparsene è stato il regista Stefano Di Polito, che ha da poco presentato il suo nuovo film 'Le Mille Notti' al Torino Glocal Film Festival, lo scorso 19 marzo. "Abbiamo ripreso 7 cittadini che riflettevano sui temi mentre compilavano il questionario. - ha raccontato Di Polito durante l'evento - Il video si chiama 'Happiness happens', perché la felicità può capitare".

Durante la presentazione dei dati è intervenuta anche l'assessora Chiara Foglietta: "Tra le mie deleghe ci sono anche le politiche dei tempi e la qualità della vita, non bisogna dimenticarcene perché sono molto importanti. La felicità civica è un obiettivo per la comunità nel suo insieme, e

come diceva il Premio Nobel Stiglitz misurare il benessere e la felicità di cittadini e cittadine è il primo passo per potersene occupare, per fare la cosa giusta".

Francesco Capuano

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