Telecamere e più polizia attorno alle stazioni ferroviarie di Porta Nuova, Lingotto, Porta Susa e Fossata. Dopo Roma, Milano e Napoli anche Torino sarà una delle città metropolitane al centro del piano d’azione del Ministro Piantedosi che prevede risorse e controlli straordinari sul territorio, indirizzati in modo particolare a fronteggiare la criminalità nelle stazioni, lo spaccio di sostanze stupefacenti e la malamovida.
Temi al centro di un incontro in videocollegamento al quale hanno preso parte il Prefetto Raffaele Ruberto, il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero. In collegamento anche i primi cittadini di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Palermo, Reggio Calabria e Venezia.
"Sicurezza nelle città tema centrale del Governo"
“La sicurezza nelle città – ha scritto il Ministro nella lettera di invito indirizzata ai sindaci – è ormai da tempo uno dei temi centrali dell’agenda di Governo perché è nelle città che l’insicurezza, la paura della criminalità e l’evolversi delle dinamiche criminali si manifestano con maggiore visibilità, combinandosi con difficoltà di vario genere, di natura economica e sociale”. Ecco dunque perché le città metropolitane, secondo il Ministro “richiedono risposte strutturate alle nuove domande di sicurezza”.
Videosorveglianza e più polizia
Torino - sulla scorta di quanto fatto a Milano, Roma e Napoli - ha presentato al Ministro alcune proposte da finanziare con eventuali risorse straordinarie che il Governo potrà mettere a disposizione. Tra le richieste una rete di videosorveglianza attorno alle stazioni (Porta Nuova, Porta Susa, Lingotto, Fossata), potenziando parallelamente il controllo con la maggiore presenza di agenti di polizia locale e vigilanza nel perimetro degli scali ferroviari con particolare attenzione alle aree di parcheggio, passaggio e zone limitrofe.
Telecamere e illuminazione contro la malamovida
La Città pensa inoltre ad un “piano regolatore” della notte che coniughi le esigenze di riposo dei residenti di San Salvario, Vanchiglia e piazza Vittorio con quelle dei frequentatori della movida e dei proprietari dei locali notturni. Anche in questo caso l'ipotesi è di ampliare la rete di videosorveglianza e l’illuminazione in tutte le zone oggi sprovviste e mettere in atto sistemi di controllo e contenimento del rumore per mitigare l’impatto dei decibel sui residenti. Oltre al potenziamento dei controlli, per contrastare lo spaccio e il consumo di stupefacenti saranno invece incrementati i progetti di prevenzione e sensibilizzazione rivolti ai giovani.
Il commento
Il sindaco Stefano Lo Russo ricorda come sulla movida la Città abbia "attivato sin dall’inizio del mandato un tavolo interassessorile sul fenomeno, ma c’è un tema normativo: è infatti piuttosto limitato il potere di un sindaco in termini di sanzioni rispetto ai locali commerciali che violano le norme".
“Stiamo lavorando - conclude l'assessore alla Sicurezza Gianna Pentenero - per un ampliamento della videosorveglianza, così come è costante l'impegno per aumentare l'impiego sul campo di uomini e mezzi, anche per il corpo della polizia locale. A questo si aggiunge un altro tema emerso oggi che ci sentiamo di condividere come la richiesta di maggiore possibilità di intervento nei piani commerciali”.










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