La tendenza al risparmio è una caratteristica che negli italiani è presente da sempre; non è certo un caso che i risparmi privati degli italiani siano decisamente superiori al prodotto interno lordo annuo e al debito pubblico; secondo una recente analisi della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) le risorse finanziarie degli italiani sono superiori ai 5.000 miliardi di euro; una cifra enorme; il risparmio degli italiani è aumentato anche nel duro biennio della pandemia.
Nota – Il risparmio può essere definito come la quota di reddito netto che viene accantonata.
Quali sono i motivi che spingono gli italiani al risparmio?
Sono varie le motivazioni che spingono gli italiani a risparmiare una parte del loro reddito; la motivazione principale è la lotta alle incertezze economiche che il futuro potrebbe riservare (malattie, perdita del lavoro ecc.); il risparmio è quindi considerato come uno strumento “precauzionale”, una sorta di “ombrello” per mettersi al riparo da possibili imprevisti; interessante sarebbe capire perché, a questo proposito, gli italiani abbiano una minore tendenza a rivolgersi a prodotti assicurativi.
Un motivo importante legato ai risparmi è anche l’acquisto di una casa di proprietà, un sogno accarezzato da moltissimi italiani.
Un altro motivo che spinge gli italiani a risparmiare è quello di integrare in futuro l’assegno pensionistico che, specialmente negli ultimi anni, è sempre più lontano dalle cifre assicurate dagli ultimi stipendi della carriera lavorativa. Se in passato l’assegno pensionistico era per molti vicino al 90% di quello degli ultimi stipendi, ormai da tempo la percentuale si è drasticamente ridotta.
Altra importante motivazione per il risparmio è la volontà di lasciare un buon patrimonio ai propri eredi. Altri motivi sono l’utilizzo per spese di vario tipo da fare nel tempo: carriera studentesca dei figli, viaggi, acquisti importanti ecc.
Quali sono gli strumenti di risparmio che gli italiani prediligono nel 2023?
Le forme di risparmio utilizzate in Italia sono molte e anche molto diverse fra loro; innanzitutto si deve premettere che una parte dei risparmi degli italiani sono lasciati sui conti correnti, ma definire questi ultimi come strumento di risparmio non è del tutto esatto, nel senso che la loro funzione è piuttosto quella di “servizio”; sono cioè utilissimi strumenti di gestione del denaro che ci permettono di effettuare tutta una serie di operazioni indispensabili nella vita quotidiana: pagamenti di vario tipo (acquisti quotidiani, bollette, imposte, tasse, bonifici ecc.).
Uno dei mezzi più utilizzati degli italiani è poi il conto deposito, uno strumento di risparmio piuttosto interessante di cui esistono due tipologie principali: conto deposito libero (o non vincolato) e conto deposito vincolato; entrambi sono caratterizzati dal fatto che, a differenza di un conto corrente, garantiscono un buon tasso di interesse attivo; il conto deposito libero è più flessibile rispetto al secondo riguardo alla possibilità di utilizzare le somme depositate; il conto deposito vincolato, invece, a fronte di un vincolo temporale sulle somme depositate (12, 24, 36 mesi ecc.), garantisce un tasso di interesse più elevato. È una formula di risparmio interessante perché garantisce un buon rendimento e una facile gestione. Si deve inoltre considerare che i conti deposito di norma sono conti “zero spese”; in genere, infatti, non prevedono né spese di apertura e chiusura e nemmeno spese di gestione.
Un’altra forma di risparmio che sta tornando in auge sono i BOT, i Buoni Ordinari del Tesoro; sono titoli di Stato a breve termine che hanno conosciuto il loro migliore periodo negli anni Ottanta del secolo scorso; dopo un periodo piuttosto lungo di “appannamento” stanno riguadagnando fiducia da parte degli italiani.
Ancora molto richiesti in Italia poi sono i Buoni Fruttiferi Postali, uno strumento di risparmio dai rendimenti non altissimi, ma considerato estremamente sicuro. Altro strumento finanziario che gli italiani prediligono sono poi i Fondi Comuni di Investimento; hanno il vantaggio di una gestione fatta da professionisti del settore, ma non esiste la garanzia di un rendimento.