Quasi 70 anni di storia, due milioni e mezzo di pezzi richiesti in tutto il mondo e una forte inclinazione verso la sostenibilità. Tutto questo è il Bottonificio Piemontese di Montanaro, fondato nel 1955 da Luigi Giudici e oggi condotta dalle nuove generazioni.
Made in Italy, eccellenza e propenzione all'export. Una ricetta che si sta rivelando vincente, anche in questi anni di difficoltà. E che ha ricevuto nei giorni scorsi la visita dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino. "Una realtà curata nei minimi dettagli dalla famiglia Giudici, che con maestria e qualità, produce da generazioni linee di bottoni eco sostenibili, richiesti dai più importanti marchi del Made in Italy".
Bottoni "verdi", visto che durante la lavorazione viene utilizzato per l'80% cotone riciclato e anche bioresina, canapa, polvere di corozo e galatite, materiale prodotto dalla caseina, una proteina del latte.
"Un'eccellenza del territorio nata dalla lungimiranza di Luigi Giudici e condotta verso il futuro dalle generazioni - ha ribadito Chiorino -: l’esempio di come le piccole e medie imprese rappresentino il vero tessuto socio economico produttivo che rende grande il Made in Italy nel mondo e che devono essere sostenute da politiche che consentano loro la massima competitività possibile".
Nel corso degli anni l’azienda è cambiata e si è evoluta, inizialmente serviva in gran numero di mercerie su tutto il territorio nazionale ed oggi il core business si rivolge ai grandi nomi della moda italiana e straniera. Il Bottonificio Piemontese collabora anche con "La Collina degli Elfi" , una onlus che ospita famiglie con bimbi che escono dai reparti di oncologia di molti ospedali italiani; inoltre bottoni fuori produzione vengono regalati, sempre in un'ottica di riciclo e riuso.