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Economia e lavoro | 25 maggio 2023, 16:02

Dallo sport al mondo del lavoro: ci sono anche due scuole torinesi (e una app) al centro del progetto "Dream jobs"

A Bardonecchia si terranno le finali della competizione che ha messo a confronto ragazzi e professionisti del settore provenienti da tutta Italia

attrezzature per svariati sport

Lo sport può diventare una chiave per aprire la porta del mondo del lavoro ai ragazzi

Ci sono anche l'istituto Norberto Bobbio di Carignano e il Primo Levi di Torino (entrambi a indirizzo sportivo) tra le scuole che in Italia hanno preso parte al progetto “Dream Jobs”, pensato per avvicinare i giovani delle scuole alle professioni dell’intero mondo dello sport.

Creare un ponte tra giovani e mondo del lavoro (sportivo)

La ricetta è quella di porre al centro l’empowerment giovanile e creare un ponte tra studenti, aziende ed esperti capaci di trasferire ai giovani competenze in un settore che sentano loro vicino. 

Grazie alla campagna di crowdfunding lanciata da Sport Innovation Hub APS sulla piattaforma For Funding di Intesa San Paolo, il progetto, con oltre 140mila euro raccolti e una ventina di scuole coinvolte, costituisce la più grande rete nazionale di istituti scolastici che lavora per rendere lo sport strumento capace di incentivare l’apprendimento dei ragazzi, combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica e fornire occasioni di lavoro. Tecnologie green e soluzioni energetiche efficienti e sostenibilità per gli impianti sportivi, materiali avanzati e tessili intelligenti, neuroscienze, bioingegneria, big data, intelligenza artificiale, nutrizione, benessere, inclusione sociale, marketing e comunicazione digitale sono tra i settori interessati dall’iniziativa. Studenti di licei e istituti tecnici di questa grande rete, grazie al confronto con dirigenti sportivi, atleti, imprenditori, tecnici ed esperti, giovani startupper e referenti scientifici, hanno messo a terra le loro idee, provando a concretizzarle con soluzioni applicabili.

L'aiuto della App e la competizione

E la app ribattezzata "Sporters" è un alleato prezioso, in questo senso. Nata per permettere ad aziende e associazioni di creare progetti di engagement e gamification in contesti di sport educational, ha reso visibili questi percorsi formativi e i relativi voti di gradimento ricevuti (per le interazioni degli utenti tra salvataggio del video, condivisione tramite i propri canali e voto del preferito) sulla base dei quali è stata stilata una classifica di natura quantitativa. Un Comitato di valutazione poi, composto da professionisti come Emanuela Confalonieri - Università Cattolica di Milano -, Domenico Filosa - Associazione italiana avvocati dello sport -, Vanessa Pinto – Sporters -, Ilaria Righetti - Decathlon Italia -, Marta Serrano - Sport Innovation Hub APS -, Federico Smanio - WeSportUp -, si è occupato invece dell’analisi qualitativa osservando svariati criteri. Tra questi, originalità, attualità, creatività, qualità grafica e tecnica, coinvolgimento di figure esterne, protagonismo degli studenti e capacità di lavorare in gruppo.

Ora tutti a Bardonecchia

La classifica definitiva determinata dal punteggio complessivo è stata pubblicata sul sito di Sport Innovation Hub. I primi 20 gruppi classificati parteciperanno allo Sport Innovation Growth Camp che si svolgerà dal 19 al 23 giugno presso il Villaggio Olimpico di Bardonecchia, in alta val di Susa.
Tra i selezionati, ci sono anche i ragazzi delle due scuole torinesi.

 

Massimiliano Sciullo

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