"Punto vendita chiuso per riparazioni" cita il cartello appeso al supermercato Crai di Corso Svizzera, ma i lavori non si vedono e le dipendenti chiedono spiegazioni. Messe in ferie forzate dal 6 settembre senza alcun chiarimento, le sette lavoratrici del Panda Market - proprietario del negozio Crai in questione - hanno dichiarato lo stato di sciopero e organizzato un sit-in e volantinaggio di fronte alle saracinesche abbassate, supportate dal sindacato Si Cobas.
A preoccupare Rita, Liliana e le colleghe è il silenzio dell'azienda e il non avere certezza del futuro. Le ferie imposte a causa della chiusura sono la ciliegina sulla torta, dicono, visto che d'estate a causa di carenza del personale ad alcune di loro erano state negate. "Ad oggi siamo in ferie forzate - raccontano - messe in un angolo senza nessuna spiegazione. Vogliamo il nostro posto di lavoro, essere reintegrate qui o in altri negozi".
Tramite il sindacato è stato aperto un tavolo di incontro dove discutere non solo del caso della chiusura, ma dove le lavoratrici rivendicano anche anni di sfruttamento con salari bassi, orari massacranti e organici inadeguati. Grazie alla protesta, le dipendenti e Si Cobas hanno ottenuto l'apertura del tavolo con Panda Market.
Durante il volantinaggio sono decine i residenti che, passeggiando nel mercato di Corso Svizzera, sostengono le manifestanti. Il negozio è un'istituzione nel quartiere e in molti chiedono se sia possibile fare qualcosa, proponendo una raccolta firme di solidarietà. Le dipendenti sono conosciute da tutti in zona, e tutti i clienti tengono a sottolineare come il punto vendita funzionasse grazie a loro. "È un punto di riferimento per il quartiere - racconta uno di loro - ed eravamo contenti soprattutto del personale che era molto gentile, io che sono ipovedente ho sempre avuto aiuto da tutti".