Il concorso fotografico annuale promosso da UGI viene dedicato quest'anno all'arte di giocare. I proventi del contest contribuiranno al potenziamento e mantenimento della ludoteca di UGI, angolo destinato ai piccoli dai 3 ai 6 anni per facilitarne l'inserimento scolastico.
"Il luogo dove giocare e crescere", questo il titolo scelto quest'anno per il concorso fotografico che UGI - Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini - organizza da 5 anni a questa parte per finanziare progetti utili a sostenere i piccoli in cura all'ospedale infantile Regina Margherita e le loro famiglie. L'iniziativa contribuirà quest'anno al potenziamento e mantenimento della neonata area infanzia di UGI, destinata ai piccini dai 3 ai 6 anni e aperta in UGIDUE, centro preposto ai servizi per la riabilitazione e il reinserimento di bimbi e ragazzi in terapia e guariti. Lo spazio è stato affettuosamente battezzato Ludo di Ugino, dedicandola al bimbo mascotte, protagonista del logo dell'associazione.
C'è tempo sino al 15 gennaio 2024 per iscriversi al concorso e per inviare le immagini. Per partecipare occorre compilare l'apposito form rintracciabile sul sito internet di UGI https://www.ugi-torino.it/concorso-fotografico [1] , caricando poi le proprie foto.
Sostengono l'iniziativa la Federazione Italiana Associazioni fotografiche, che interverrà sul fronte della sua promozione, la Nikon, che fornirà parte dei premi, e poi ancora Abbonamento Torino Musei, e il fotografo e autore Paolo Ranzani, che da 5 anni coordina il progetto per UGI.
Le opere saranno poste al vaglio di una giuria di eccezione, capitanata dal celebre fotogiornalista americano Steve McCurry, già fotografo della Magnum Photos [2], che nella sua lunga carriera ha spaziato tra più generi, dalla street photography [3] alla fotografia di guerra [4], al ritratto [5] come la celebre istantanea della Ragazza afgana [6], e che per la seconda volta presta il suo talento alla gara.
I fondi raccolti con le iscrizioni al concorso saranno destinati non solo all'acquisto di materiale ludico-didattico, ma anche a garantire la presenza in ludoteca di educatori adeguatamente formati.
"Il gioco è il fondamento stesso della nostra ludoteca - considera Marcella Mondini, Segretario generale di UGI - Ma è anche una stimolante leva di interesse e memorie trasversale a tutte le età. Per questo abbiamo pensato di dedicare al gioco il nostro concorso annuale e anche di declinare il tema in più sottosezioni, così da consentire a tutti di esprimersi sull'argomento e di aprire un confronto anche sui passatempi più attuali e su quelli dei tempi passati".
"Quella del gioco - sostiene il fotografo Paolo Ranzani - è una condizione privilegiata per conoscere, crescere, fare esperienza di sé. Si tratta poi di un'esperienza universale. Tutti su questo argomento abbiamo qualcosa da dire, da raccontare, da ricordare". Diverse le consegne a seconda dell'età e delle esperienze pregresse. "Ai ragazzi sono assegnati compiti più diretti e immediati. I professionisti dovranno invece lavorare su progetti complessi".
Tre i macro-temi del concorso.
- Il gioco come stimolo per favorire la crescita.
- Il luogo come conquista di uno spazio per attivare le relazioni
sociali.
- Vivere e crescere in un mondo sostenibile
A gennaio saranno selezionate le opere semifinalista. Gli scatti saranno pubblicati sulla pagina Facebook di UGI e sul profilo Instagram del concorso. Tra le produzioni amatoriali, quella con il maggior numero di like riceverà il Premio Social. Per tutti i riconoscimenti consisteranno in libri, borse, tazze, borracce, zainetti e taccuini UGI e nel premio speciale Nikon.
Al di là delle ricompense materiali, la gratificazione per tutti sarà quella di aver contribuito a realizzare, tessera dopo tessera, un mosaico sull'arte del divertirsi. "L'esercizio del gioco - spiegano gli psicologi - sprona alla flessibilità e all'adattamento, soddisfa il bisogno di appartenenza, facilita le interazioni". Non ultimo, favorisce la guarigione.