Ci sono vestiti colorati e linee sgargianti, accenti e colori da tutto il mondo. Ci sono le diverse tipologie globali dell'impresa femminile sul pianeta. E fino a domani si confronteranno per la 16esima edizione della Conferenza annuale di IWEC, international women's entrepreneurial challenge.
Le aziende guidate da donne sono 1,3 milioni nel mondo e le imprenditrici sono 2,5 milioni. "Sostenibilità, inclusione, digitalizzazione e altre tematiche si affiancano alle difficoltà mondiali, ma le persone devono sempre rimanere al centro e la presenza delle donne nel mondo degli affari è sempre più importante", dice Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino.
"In Italia le imprese femminili sono il 22% del sistema totale - prosegue - e il Piemonte, con quasi 95mila imprese, è la sesta regione in Italia in questa graduatoria. Torino, con 49.501 unità, è la quarta provincia in Italia". Davanti a noi Roma, Milano e Napoli.
"Abbiamo fortemente voluto che questo evento si tenesse a Torino", dice Cristina Tumiatti, presidentessa del comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio. "Vogliamo creare una rete forte, vivace e dinamica in cui le imprese possano espandersi".
Dopo le premiazioni dell'edizione di Madrid, 2022, nell'edizione torinese sono 4 le donne piemontesi sotto i riflettori: Marina Barone (Ilas), Anna Maria Grazia Doglione (Fondalpress), Gabriella Marchioni Bocca (Lamebo) e Licia Mattioli, ad di Mattioli spa e già presidente industriali torinesi.
Le statistiche dicono che la classe di età più diffusa in Piemonte vede imprenditrici tra 50 e 69 anni, con un'influenza del 47,7%. Nove su dieci sono italiane, ma non mancano presenze da Cina, Romania, Svizzera, Germania e Albania.