Il recente crollo di Bitcoin sotto i 40.000 dollari ha innescato un'ondata di speculazioni e analisi, allo scopo di determinarne le motivazioni: nonostante il calo di valore, l’asset ha registrato un aumento del 100,3% nel volume degli scambi, che è poi crollato a -17% nelle ultime 24 ore, una statistica sorprendente che evidenzia la natura volatile di questo mercato.
Quali sono i veri fattori che stanno determinando questo dump? Intanto però prosegue molto bene la presale di un progetto collegato a BTC: Bitcoin Minetrix, con lo stake-to-mine, ha infatti superato $9,1 milioni.
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Bitcoin crolla: ecco perché
Dal momento dell’approvazione, da parte della SEC statunitense, degli ETF spot su BTC, il calo del valore di asset come Bitcoin è iniziato, fino a raggiungere la drammatica caduta sotto i $40.000. Ma come mai è accaduto tutto ciò?
Prima di tutto c’è Grayscale, che è finito sotto i riflettori dopo aver trasferito 15.308 Bitcoin su Coinbase Prime: questa mossa strategica, che ha aumentato i trasferimenti totali di Grayscale a 63.991 BTC, ha scatenato voci e teorie.
Inizialmente si temeva che Grayscale intendesse vendere questi asset sul mercato aperto ma, in realtà, si è poi stabilito che tali movimenti fossero destinati alla custodia sicura, una mossa che, sebbene strategica, non è priva di incertezze nel mercato.
Ci sono stati poi i commenti pessimistici di noti critici delle criptovalute, come Peter Schiff e Jim Cramer, che hanno aggiunto benzina sul fuoco: Schiff ha una visione cupa degli ETF spot su Bitcoin appena approvati, e infatti paragona la situazione attuale al crollo dell'ETF ProShares Bitcoin Strategy, che è sceso di oltre il 50% rispetto al suo prezzo iniziale.
Cramer invece sostiene che Bitcoin avrà difficoltà a stabilizzare il suo valore. Tuttavia, non è solo questo a turbare il mercato, in quanto Mt. Gox, l'exchange di criptovalute crollato nel 2014, si prepara a ripagare tra i 142.000 e i 200.000 BTC ai suoi creditori.
Questa notizia ha sollevato il timore che il rilascio di una quantità così significativa di Bitcoin sul mercato potrebbe causare un calo ancora maggiore del suo valore.
Il volume degli scambi ha superato i 26 miliardi, evidenziando un'attività di mercato significativa per questi tempi, che è quindi inclinata dal lato delle vendite.
Da un punto di vista tecnico, il Relative Strength Index (RSI) è posizionato intorno a 34,01, un indicatore che suggerisce che Bitcoin potrebbe trovarsi ad affrontare una situazione di ipervenduto.
Tradizionalmente, un RSI inferiore a 35 può indicare che l’asset potrebbe essere sottovalutato e quindi è possibile prevedere un potenziale rimbalzo se gli acquirenti intervengono.
Il volume di bilancio (OBV) mostra un trend negativo con un valore di -1.186 milioni: si tratta di una metrica che rafforza la percezione della pressione di vendita nel mercato e che potrebbe essere indicativa di un accumulo di posizioni corte o di un deflusso di capitali, in attesa di un mercato più stabile.
Questa serie di eventi evidenzia la complessità e l’interconnessione del mercato delle criptovalute. Le mosse strategiche di grandi entità come Grayscale, i commenti critici di figure influenti e gli sviluppi di casi legali di lunga data come Mt. Gox, giocano tutti un ruolo importante nelle dinamiche di questo mercato.
Se la volatilità caratterizza il mercato delle crypto, specialmente in questo frangente, c’è però una prevendita che sta procedendo molto bene: Bitcoin Minetrix è un progetto che introduce un nuovo modo per fare mining di BTC, attraverso lo staking del suo token nativo BTCMTX.
Bitcoin Minetrix introduce lo stake-to-mine e supera $9,1 milioni in prevendita
Nonostante il momento no per Bitcoin (che oggi recupera e sale sopra i $40.000), le presale collegate ad attività rilevanti come il mining di BTC procedono molto bene: quella di Bitcoin Minetrix ha superato $9,1 milioni, dimostrando di aver suscitato grande interesse con lo stake-to-mine.
Grazie a questo progetto, infatti, sarà possibile fare mining di BTC semplicemente accedendo alla prevendita di BTCMTX, il suo token nativo, oggi a $0,013 l’uno, e acquistandone almeno $10, per poi metterli in stake e ottenere hashrate, potere di mining e infine le ricompense in BTC.
Bitcoin Minetrix si serve del cloud mining, un settore che è costellato da truffatori e che costringe a depositare denaro, che però qui è certificato da Coinsult, e che quindi è trasparente. Gli utenti inoltre non devono emettere depositi in denaro fiat ma solo fare staking, per ottenere crediti per il mining, token ERC-20 non negoziabili.
A loro volta, questi possono essere sottoposti a burning, per raggiungere l’hashrate necessario per il mining di Bitcoin.
Non servono quindi competenze speciali, ma basta usare la dashboard intuitiva di Bitcoin Minetrix per accedere al mining, senza dover acquistare macchinari costosi o affrontare spese di energia impossibili.
Gli investitori possono inoltre fare staking di BTCMTX per ottenere ulteriori entrate, anche senza dover aspettare il termine della prevendita, se scelgono di comprare i token con ETH, pagando una tassa minima di $0,015.
L’APY previsto al momento è del 72%, un valore decisamente notevole. Per partecipare alla prevendita di BTCMTX è possibile anche usare USDT e MATIC, una carta di credito/debito bancaria o utilizzare la BNB Smart Chain.
Nonostante l’attuale crollo di BTC, le prospettive future per BTCMTX sono molto buone, tanto che gli esperti prevedono un valore tra 10x e 50x nel momento del listing: chi è interessato può approfondire sul sito del progetto e valutare se investire in questo asset dalle buone premesse.
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