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Economia e lavoro | 06 febbraio 2024, 13:17

Nursind Piemonte: "Infermieri del 118 di un'azienda appaltati e ceduti ad un'altra"

Il sindacato chiede di tutelare e valorizzare il servizio: "Si faccia chiarezza e si definiscano regole certe"

Nursind Piemonte: "Infermieri del 118 di un'azienda appaltati e ceduti ad un'altra"

Nursind Piemonte: "Infermieri del 118 di un'azienda appaltati e ceduti ad un'altra"

Nursind Piemonte, il sindacato degli infermieri, attacca Azienda Zero. "La Legge Regionale affida ad Azienda Zero molteplici funzioni, tra queste rientra il servizio di emergenza territoriale e la gestione del personale che vi lavora; più o meno cinquecento infermieri piemontesi del 118 dipendenti di quattro aziende, sono stati ceduti da queste, attraverso delle convenzioni, ad Azienda Zero che impartisce direttive e regole e che dovrebbe concordare in autonomia con le aziende, come in un appalto, anche l’applicazione delle norme legislative ed istituti contrattuali che riguardano il servizio e il personale".

Viene poi ricordato come lee organizzazioni sindacali avessero "chiesto al Presidente della regione il ritiro e/o la modifica della DGR che istituiva il modello di convenzione, ritenendola inaccettabile, inapplicabile oltre che penalizzante per il personale, vista la totale assenza di relazioni sindacali e stante la necessità di regolamentare l’applicazione degli istituti contrattuali e più in generale le norme basilari che regolano il rapporto di lavoro in una fattispecie sino ad oggi sconosciuta nella nostra regione, in un modello organizzativo che disponendo a piacere di ingenti risorse economiche, non assume , ma “compra” i turni, cioè le braccia".

Per Nursind questo è "un modello che ha moltiplicato gli incarichi in un contesto generale piuttosto prolifico: non si contano più le nomine e gli incarichi fiduciari, nonché posizioni comandate e convenzioni senza alcuna tipo di informativa, confronto e procedure, oltre a non aver ancora regolamentato e concordato modalità per assicurare a questo personale le stesse prerogative di rappresentanza di tutti i dipendenti delle aziende sanitarie regionali. Il sistema di emergenza sanitaria è stato definito “territoriale” fino all’avvento di Azienda Zero, da quel momento in poi si sono susseguiti altri appellativi come “preospedaliero o extraospedaliero” e non si tratta di un semplice aggiustamento linguistico".

"Dietro questo cambiamento, riteniamo si nasconda la volontà di smantellare un servizio dedicato - conclude il Nursind - Un cambiamento che permetterà di aprire praterie alla privatizzazione e allo smantellamento di quel poco di servizio pubblico che ancora resiste consegnandolo con il tempo al privato. Gli infermieri del sistema di Emergenza per i quali tra l’altro non sono state previste risorse di personale aggiuntive dall’osservatorio regionale e non sono state determinate regole chiare e requisiti specifici per accedervi, sono il pronto soccorso TERRITORIALE. Il servizio e questi professionisti vanno tutelati, riconosciuti e valorizzati".

"La richiesta, diretta al Presidente della regione e al nuovo direttore generale di Azienda Zero - conclude il sindacato - è quella di riprendere immediatamente il tavolo di confronto sotto il profilo tecnico e politico, a garanzia del rispetto delle norme che regolano le relazioni sindacali e quelle che regolano il rapporto di lavoro e quindi i diritti e le tutele dei professionisti in questione, ed infine sotto il profilo della valorizzazione e del riconoscimento delle competenze, del rischio e del disagio, oltre che delle prestazioni rese al di fuori dell’orario di lavoro senza le quali verrebbe meno il servizio".

comunicato stampa

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