"ll 30 novembre scorso abbiamo partecipato al presidio convocato dall’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio a sostegno dei lavoratori della Fir Fulda. La proprietà tedesca aveva infatti annunciato l’intenzione di chiudere lo stabilimento, con conseguenze devastanti sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista industriale, con il pesante lascito di un capannone abbandonato al degrado proprio ai piedi della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte.
Da allora non abbiamo smesso di seguire la situazione e abbiamo avuto notizia dell’interesse di un acquirente a rilevare l’azienda, salvaguardando i posti di lavoro e mantenendo la produzione attiva sul territorio. Abbiamo cercato di sollecitare i contatti con l’istituzione regionale, coinvolgendo l’Assessorato alle Attività Produttive e quello al Lavoro. Ma proprio quando il progetto sembrava concretizzarsi, la proprietà tedesca ha manifestato un’inspiegabile chiusura ed un’incomprensibile ostinazione nel fermare ogni possibilità di dialogo.
Vediamo pertanto sfumare una preziosa opportunità, mentre le istituzioni assistono impotenti e i sindacati si preoccupano, comprensibilmente, di tutelare i lavoratori che a breve pagheranno le conseguenze delle scelte scellerate di manager che non hanno dimostrato nessun rispetto per la storia di questa azienda e per tutti coloro che in questi anni l’hanno resa un’eccellenza nella produzione del feltro.
L’ennesimo caso di imprenditoria che, senza alcun senso di responsabilità sociale, abbandona il territorio incurante delle macerie che lascia e senza impegnarsi minimamente per mantenere i posti di lavoro, anche a fronte di una trattativa avviata.
Esprimiamo massima solidarietà ai lavoratori e all’amministrazione comunale che in queste settimane si è spesa per tutelare questa importantissima realtà produttiva. Da parte nostra, non smetteremo di seguire l’evoluzione della vicenda ed abbiamo già avviato una procedura di accesso agli atti per verificare se la Fir Fulda abbia percepito fondi regionali in questi anni e come li abbia utilizzati." così Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte.