Mercoledì 6 marzo 2024 l’Unione Musicale è lieta di ospitare per la prima volta nella sua stagione il folgorante violinista svedese Daniel Lozakovich, che a soli 23 anni è il beniamino delle sale da concerto di tutto il mondo, dove si esibisce sia come ambito camerista sia come solista, accanto a rinomate compagini come Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de France, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Swedish Radio Symphony Orchestra sotto la guida di direttori del calibro di Valery Gergiev, Esa-Pekka Salonen, Andris Nelsons, Christoph Eschenbach e Lorenzo Viotti.
Nato a Stoccolma da padre bielorusso e madre kirghisa, Lozakovich suona il violino da quando ha 7 anni, e già a 9 anni ha fatto il suo debutto come solista con i Virtuosi di Mosca.
Oggi, che di anni ne ha 23 (!), viene salutato da Le Figaro come «un talento eccezionale dalla perfetta padronanza» e annovera nella sua stupefacente carriera numerosi riconoscimenti, tra cui il primo premio al Concorso internazionale di violino Vladimir Spivakov nel 2016 e il Premio "Giovane artista dell’anno 2017" al Festival delle Nazioni, il Premio Batuta in Messico e il Premio Excelentia sotto la presidenza onoraria di Regina Sofia di Spagna.
Che ci si trovi di fronte a un talento eccezionale lo dice anche il contratto di esclusiva discografica firmato a 15 anni con Deutsche Grammophon, prestigiosa etichetta con la quale ha pubblicato quattro album che hanno scalato le classifiche.
Lozakovich, che suona lo Stradivari “ex-Sancy” del 1713, è ammirato per il suono ricco, caldo e appassionato che lo ha fatto paragonare ai violinisti iconici del ventesimo secolo come Christian Ferras o Jascha Heifetz, dei quali desidera trasmettere lo stile e il repertorio soprattutto ai suoi coetanei. Afferma: «Quando sento suonare questi violinisti capisco perché il violino è la mia vita».
Al Conservatorio G. Verdi di Torino (ore 20.30) Lozakovich si presenta con un compagno d’eccezione: il raffinato pianista francese David Fray, acclamato nelle principali sedi del mondo per le sue eleganti interpretazioni di un vasto repertorio che va da Bach a Boulez.
Attivo sia come solista sia come musicista da camera, David Fray collabora regolarmente con interpreti di primo piano come Renaud Capuçon, Cecilia Bartoli, Peter Mattei e Fatma Said.
Fray registra in esclusiva per Warner e ha pubblicato vari album, l’ultimo dei quali riguarda le Variazioni Goldberg di Bach.
Curiosità: David Fray è sposato dal 2008 con Chiara Muti, attrice e registra figlia di Riccardo Muti.
Per info: www.unionemusicale.it