Il diradamento e la caduta dei capelli sono problemi piuttosto comuni e possono avere un impatto negativo sulla sfera emotiva di chi ne soffre. Proprio per questo motivo, appena ci si rende conto che i capelli rimasti sulla spazzola, sul cuscino oppure nella doccia, dopo il lavaggio, sono più numerosi del solito, è importante consultare uno specialista.
Questo provvederà a effettuare tutti gli esami del caso al fine di scoprire la causa del problema e di individuare la terapia o il trattamento più adeguato, il quale punterà, da un lato, a frenare la caduta e il diradamento e, dall’altro, a favorire la ricrescita. Laddove quest’ultima fosse impossibilitata dalla cicatrizzazione e riduzione dei follicoli piliferi, potrebbe essere necessario rivolgersi a uno dei numerosi centri trapianto di capelli presenti in Italia e nel mondo.
Per fissare un appuntamento presso la clinica, anche estera, più adatta al proprio budget e alle proprie necessità, è possibile fare ricorso a piattaforme come IntClinics, le quali riuniscono in un unico spazio cliniche specializzate, dotate di certificati e autorizzazioni internazionali.
Come bloccare caduta e diradamento dei capelli
Caduta e diradamento dei capelli possono essere causati da numerosi fattori. Tra questi rientrano:
- lo stress;
- le alterazioni ormonali;
- la predisposizione genetica;
- le malattie autoimmuni;
- le carenze nutrizionali;
- l’uso di tinte o prodotti di bellezza troppo aggressivi, o il loro impiego ripetuto;
- l’abuso di phon o piastre per i capelli;
- i traumi;
- l’assunzione di alcuni tipi di farmaci.
Questa grande varietà di fattori scatenanti fa subito comprendere l’impossibilità di individuare una soluzione universale al problema. Per contrastare caduta e diradamento dei capelli non si può dunque ricorrere a soluzioni fai da te, ma è necessario rivolgersi a un dermatologo specializzato in tricologia.
Questo, dopo aver effettuato un’accurata anamnesi e un esame obiettivo, potrà decidere, a propria discrezione, di sottoporre il paziente a esami specifici, volti a individuare la causa dell’indebolimento dei capelli e dell’alterazione del loro ciclo di vita.
In base al riscontro ottenuto, potrà consigliare l’uso di prodotti specifici, nonché terapie farmacologiche orali o topiche. Naturalmente, in presenza di patologie primarie – ad esempio il diabete, la sindrome dell’ovaio policistico o il lupus - che causano il problema, il paziente verrà innanzitutto indirizzato verso un medico specializzato per ulteriori accertamenti e una cura adeguata.
Favorire la ricrescita
Una volta risolto il problema che causa caduta e diradamento dei capelli, il dermatologo valuta la possibilità di stimolare la ricrescita naturale dei capelli.
Anche in questo caso, potrà consigliare l’uso di prodotti specifici - come fiale da applicare sul cuoio capelluto tramite lieve massaggio, oppure shampoo e balsamo appositi – oppure potrà prescrivere i farmaci più adatti. Tra le terapie che possono essere consigliate per la ricrescita dei capelli troviamo anche quella che fa uso del laser a bassi livelli, nota come LLLT, e la PRP HT, ossia la Platelet Rich Plasma Hair Therapy.
Il trapianto di capelli: quando ricorrervi e in cosa consiste
Talvolta purtroppo i bulbi piliferi, in seguito a cicatrizzazione, non sono più in grado di generare capelli nuovi e i trattamenti per la ricrescita non sono in grado di aiutare li paziente a ridare consistenza alla chioma. In questi casi, si può prendere in considerazione il trapianto dei capelli. In realtà, più che di “trapianto” bisognerebbe parlare di “autotrapianto”, in quanto i follicoli impiantati nella zona affetta da calvizie vengono prelevati dal cuoio capelluto del paziente stesso.
Le tecniche oggi disponibili sono due: la FUE (Follicolar Unit Extraction), la quale consiste nel prelevare i follicoli direttamente dal cuoio capelluto, e la FUT (Follicolar Unit Transplantation), che prevede la rimozione di una sottilissima striscia di cuoio capelluto, dal quale vengono poi estratti i follicoli da impiantare.