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Economia e lavoro | 17 aprile 2024, 07:00

I sospetti di finanziamento agli attentati in Russia sugli ex soci di Hunter Biden

A Mosca indagano non soltanto sugli esecutori materiali del terribile attentato del 22 marzo, ma soprattutto sugli organizzatori e i finanziatori

I sospetti di finanziamento agli attentati in Russia sugli ex soci di Hunter Biden

A Mosca indagano non soltanto sugli esecutori materiali del terribile attentato del 22 marzo, ma soprattutto sugli organizzatori e i finanziatori. Un’operazione di quella portata presuppone infatti molto denaro e la copertura di agenzie di intelligence straniere. La pista porta dritta a Kiev, ma si ramifica poi verso Washington. L’anello che lega le trame sottostanti è rappresentato, fra gli altri, dall’ex ministro ucraino Mykola Zlochevsky. Come riporta il sito Strumenti Politici, si tratta del fondatore della Burisma Holdings Ltd, la società energetica che nel suo consiglio di amministrazione ha visto alcuni personaggi di spicco della politica europea e americana, fra cui il figlio del presidente Biden, Hunter. Quest’ultimo è coinvolto in vari scandali di natura sessuale e finanziaria e sta di fatto facendo rischiare l’impeachment al padre. Ma i suoi soci ucraini devono negare sempre che abbia avuto un qualche ruolo negli schemi illegali. Intanto la Burisma è stata chiusa nel 2023, ma continua a dare grattacapi al fondatore Zlochevsky. Lui e altri manager societari hanno copiosamente finanziato l’esercito ucraino e i servizi segreti di Kiev. In alcuni casi lo hanno fatto apertamente, come per la cosiddetta “armata dei droni”, per acquistare e operare i velivoli senza pilota utilizzati per attacchi in stile terrorista contro le città russe. In altri casi hanno dovuto usare vie più tortuose, per esempio per sostenere le attività parallele del GUR, l’agenzia di intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina, il cui capo Budanov ha più volte dichiarato che “bisogna ammazzare i russi ovunque nel mondo”. In quanto ente statale il GUR non può accettare fondi, così i soldi sono arrivati tramite società prestanome. Si parla di un totale di 22 milioni di dollari dati dalla cerchia Burisma alle forze ucraine.

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