ELEZIONI REGIONALI
 / Attualità

Attualità | 19 aprile 2024, 18:24

Incendio in Vanchiglia, nessuna previsione di rientro negli appartamenti. Chi stava sotto il tetto ha perso tutto [REPORTAGE]

Al civico 18 abitavano fino a ieri la consigliera del Pd Lorenza Patriarca, ma anche i figli del presidente di Einaudi e dell’ex sindaco Peyron. Le operazioni continuano

Incendio in Vanchiglia, nessuna previsione di rientro negli appartamenti. Chi stava sotto il tetto ha perso tutto [REPORTAGE]

C'è ancora un forte odore di bruciato percepibile da quasi ogni angolo del quartiere dopo l’incendio che ha colpito il tetto di un condominio in via Vanchiglia 18. Le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco, dopo che le fiamme si sono divorate gran parte della copertura, oltre a mansarde e delle soffitte, si sono protratte per tutta la notte. La strada è ancora chiusa da Corso San Maurizio, così come l'arteria laterale di via Artisti, tra via Giulia di Barolo e via Bava.

Ancora fumo dopo 24 ore

Un blocco necessario per garantire il prosieguo delle operazioni. Non c’è ancora una stima di quando la situazione possa tornare alla normalità. Qualche folata di vento fa alzare ancora fumo a 24 ore dall’accaduto, nonostante il fuoco ormai spento. Le idrovore continuano a pompare acqua dai tombini della via che dà il nome all’intero quartiere e attraverso lunghi tubi passano l’androne e arrivano all’ultimo piano.

La centrale operativa sotto un gazebo

Diverse squadre, coordinate dal Dos (il direttore delle operazioni di spegnimento) si danno il cambio, mentre tutto il materiale potenzialmente infiammabile è stato portato via. Sotto un gazebo, all’altezza di via Artisti, è stata allestita la centrale operativa, dove si decide il da farsi. C’è la protezione civile, così come tecnici Italgas per valutare eventuali fughe, mentre la polizia locale presidia gli ingressi chiusi al traffico.

Giù le serrande

Molti esercizi commerciali oggi hanno tirato giù le serrande, così come è chiuso il Crai che occupa il piano più basso dell’edificio attorniato dai ponteggi, dove da due mesi erano in corso dei lavori di messa a punto del tetto, in fase di conclusione. 

I rilievi con i droni

Ieri notte e in giornata i droni condotti dai tecnici Sapr (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) hanno effettuato diversi voli sopra il palazzo, costruito a metà dell’Ottocento, per valutare i danni e capire da dove possa essersi innescato l’incendio che ha portato allo sfollamento di 40 persone.

Inquilini 'illustri'

Qui viveva anni fa lo storico e presidente di Einaudi Editore Walter Barberis e ultimamente vi abitava il figlio. Al 18 di via Vanchiglia stava, fino a ieri, anche uno dei sette figli del sindaco di Torino Amedeo Peyron. E tra gli sfollati c’è anche l’attuale consigliera comunale del Pd, Lorenza Patriarca, che qui comprò un appartamento nel maggio del 2014.

Il recupero degli effetti personali

Non ha tempi certi per un ritorno a casa, in questi casi i tempi sono lunghi come ben sanno gli inquilini del palazzo di piazza Carlo Felice, andato a fuoco nel settembre 2021. Al momento è ospite a casa di amici insieme al marito che questa mattina è riuscito ad entrare nell’abitazione.

Ultimo piano completamente distrutto

La nostra casa (che si trova al secondo piano ndr) è miracolosamente salva - racconta Patriarca a Torinoggi.it - non è entrata acqua dei soccorritori, né è stata compromessa dall’incendio. Siamo riusciti a recuperare alcuni beni necessari, vestiti e tecnologia”.

Da questa mattina i residenti, uno alla volta, sono stati fatti entrare nel palazzo. Tutti tranne gli occupanti del quarto piano dove sono presenti almeno otto mansarde oltre da alcuni appartamenti con il collegamento tra il terzo e l’ultimo piano. 

A loro è stato detto - ha spiegato la consigliera - che non c’era più niente da recuperare perché tutto è andato distrutto. Un vero strazio.

I tempi si allungano

Ora si cercheranno di appurare le cause. Per rientrare nei propri appartamenti occorrerà aspettare  l’ordinanza di sequestro, l’ordinanza sindacale, i tempi della giustizia e la piena messa in sicurezza dell’immobile. Nelle più rosee delle previsioni potrebbero volerci mesi. 

Quel che resiste oggi è la incredibile solidarietà dei negozi e i vicini della via principale del quartiere. Oltre all’instancabile lavoro dei soccorritori. 

Nel dramma qualcosa di bello - conclude Lorenza Patriarca - Sono stati tutti magnifici”.

Daniele Caponnetto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium