Il 1° Maggio Cgil, Cisl e Uil tornano di consueto in piazza in tutto il Piemonte. Slogan dell'edizione 2024 è "Costruiamo insieme un' Europa di pace, lavoro e giustizia sociale". A Torino si svolgerà il tradizionale corteo nel centro città, che quest'anno cambierà il percorso a causa dei lavori per la risistemazione di via Po.
Ma sono previsti appuntamenti anche ad Asti, Volpedo, Novara, Romagnano Sedia, Omegna, Vercelli, Borgosesia, Biella e Cuneo.
Il percorso di Torino
Per il capoluogo piemontese, il corteo partirà alle 9 da piazza Vittorio, percorrerà lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale dei Partigiani, piazza Castello e si concluderà alle 11 in piazza San Carlo: il comizio conclusivo a nome di tutti i sindacati sarà tenuto da Gianni Cortese, segretario generale della Uil Torino e Piemonte.
A molti è saltato subito all'occhio che sui manifesti dell'evento, sparsi per le strade della città, manchi il logo del Comune: un'assenza dettata dalla par condicio per le Regionali. "Non trovate il nostro logo, - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - ma la Città di Torino c'è ed è presente".
I dati
E alla vigilia della Festa del Lavoro, i dati non sono confortanti, come ha chiarito Cortese: "Dal punto di vista della nuova occupazione, abbiamo registrato appena il 25% di contratti a tempo indeterminato".
"Cresce la povertà - ha aggiunto il segretario generale della Uil Torino - ed il lavoro non assicura un reddito sufficiente per vivere decorosamente. Tre anni di inflazione hanno poi eroso i risparmi questo ci impone di rinnovare tutti i contratti in ambito pubblico". In Piemonte a pagare un prezzo alto sono i giovani: il tasso di disoccupazione giovanile è del 22%, sei punti percentuali in più rispetto alle altre regioni del nord Italia.
"Il lavoro - ha osservato Gabriella Semeraro, segretaria generale della Cgil Torino - è lo
strumento per poter vivere in modo dignitoso: questo Primo Maggio è all'insegna dell'Europa. Noi vogliamo un'Europa di pace giustizia e sociale: vogliamo che vengano messi al centro le persone ed i temi come il salario, la povertà e la disuguaglianza".
“Dobbiamo fermare ad ogni costo - ha aggiunto Domenico Lo Bianco, segretario generale Cisl Torino-Canavese - la scia di sangue delle morti bianche nei luoghi di lavoro". "Pesano certamente le ombre e le incertezze su Stellantis e l’automotive torinese, - ha proseguito -, ma tutto il sindacato - come ha evidenziato la manifestazione unitaria del 12 aprile scorso per le vie della città - è schierato a fianco dei lavoratori che chiedono certezze e garanzie per il futuro".
Il timore degli scontri
E dopo gli scontri in occasione del corteo serale del 25 Aprile, il timore è che si registrino tensioni anche al Primo Maggio. "C'è spazio per tutti - hanno replicato i sindacati -, ma che si manifesti pacificamente".