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Eventi | 02 maggio 2024, 20:32

Tavoli da ping pong, panchine accessibili e cartelloni “non pubblicitari” sul tetto del Lingotto: le nuove opere della Pinacoteca Agnelli

La Pista 500 si arricchisce dei lavori site-specific di Felix Gonzalez-Torres, Finnegan Shannon e Rirkrit Tiravanija

Tre nuove opere della Pinacoteca Agnelli sulla Pista 500 del Lingotto

Tre nuove opere della Pinacoteca Agnelli sulla Pista 500 del Lingotto

Tre nuove opere arricchiscono da oggi, 2 maggio 2024, la Pista 500, opere con cui la Fondazione Agnelli continua a interrogarsi sul racconto dell’accessibilità.

Prima fra tutte le nuove installazioni del percorso curato da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti a porsi questo interrogativo è quella di Finnegan Shennon “Do you want us here or not?”. 

Sei panchine blu sul tetto del Lingotto

L’artista newyorkese porta sul tetto del Lingotto porta sei panchine di colore blu, invitando le persone a sedersi e a prendersi una pausa e a riflettere al tempo stesso sul concetto di accessibilità grazie ad alcune frasi come “I preferiti stillmess to movement” (preferisco stare fermo che muovermi, ndr) in un ossimoro con il ruolo della pista stessa.  

Realizzate appositamente per La Pista, sono le prime sculture realizzate dall’artista per esterno. 

“Untitled”, cartelloni "non pubblicitari"

L’altra opera inaugurata, “Untitled”, è quella bidimensionale sul billboard della pista. Una fotografia scattata da Feliz Gonzalez Torres che ritrae il letto matrimoniale disfatto dopo la morte del suo compagno avvenuta negli anni ‘90, durante il periodo pandemia HIV.

Un progetto che per la prima volta venne realizzato da Torres come una campagna pubblicitaria per le strade di New York, invitando a ragionare sul concetto di spazio intimo del letto in una città, tra spazio pubblico e privato.

Una pratica reiterata anche a Torino, dove in vari quartieri si possono già trovare già oggi sei repliche della stessa opera in altrettanti cartelloni pubblicitari. 

Già vent’anni fa Torres venne ospitato in una collettiva al Castello di Rivoli. Oggi la Pinacoteca torna a chiedere alla città come è cambiato il rapporto con la sua arte ma anche su come riflettiamo oggi sulla malattia, dopo tutta l’esperienza del Covid. 

Rirkrit Tiravanija e il ping pong

Chiude il percorso il progetto di Rirkrit Tiravanija, già ospite in questi giorni del Mao con l’opera “Fera eats the soul”.

Sulla Pista 500 ha collocato quattro tavoli da ping pong sui quali è stampata la frase “Tomorrow is the question” (il domani è la domanda, ndr). Obiettivo dell’installazione cui il pubblico potrà accedere gratuitamente è quello di trasformare un momento ludico come quello del gioco, in uno in cui si negozia qualcosa, si riflette sul futuro. 

La scritta è tradotta in quattro lingue che toccano quattro continenti e che sono legate alle maggiori comunità straniere di Torino: peruviana, marocchina, rumena e cinese.

Per info e programma: https://www.pinacoteca-agnelli.it 

Chiara Gallo

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