Viabilità e trasporti | 07 agosto 2024, 12:45

Uno studio e un 1 milione di euro per interventi di miglioramento in borgata Malpasso

Una nuova tappa per migliorare la situazione della Sp 24 in uno dei tratti più trafficati che spesso si configura anche come alternativa all’A32

Uno studio e un 1 milione di euro per interventi di miglioramento in borgata Malpasso

Un milione di euro per mitigare le criticità della Sp 24 a San Giorio di Susa: è quanto potrà investire, grazie a un finanziamento regionale,  la Città metropolitana  nei prossimi mesi per la messa in sicurezza della Provinciale del Monginevro nel tratto che va dal km 39+800 nel Comune di Villar Focchiardo al km 46+100 al confine tra il Comune di San Giorio di Susa e Comune di Bussoleno.

 

Una nuova tappa per migliorare la situazione della Sp 24 in uno dei tratti più trafficati – la scorsa settimana è stata aperta al traffico, seppur ancora nella configurazione provvisoria di cantiere, la rotatoria di Villarfioccardo a intersezione con la Provinciale 25- che oltre a registrare un intenso traffico leggero e di mezzi pesanti diretti verso la Francia, spesso si configura anche come alternativa all’A32, interessata, in questo periodo, da numerosi cantieri.

 

L’annuncio del finanziamento lo ha dato lunedì 5 agosto il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nel corso di un incontro con il Sindaco di San Giorgio di Susa Danilo Bar, il vicesindaco Luca Giai e l’assessore Erica Facciuto, nel corso del quale è stato presentato uno studio, commissionato dalla Città metropolitana  alla società di ingegneria Geodes srl, per la valutazione delle principali criticità presenti lungo la Sp24, al fine di proporre un  adeguamento funzionale, in lotti successivi, finalizzato alla messa in sicurezza della provinciale ed allo studio della fattibilità tecnico economica delle soluzioni prospettate.

 

Il documento redatto da Geodes ha preso in considerazione il tratto tra il km 39+800 (comune di Villarfocchiardo) e il km 46+100 (confine tra Comune di San Giorio e Comune di Bussoleno) e, dopo aver fatto uno screening della rete, lo ha suddiviso in 7  tratti funzionali e omogenei per ciascuno dei quali sono stati individuati strumenti di mitigazione  - organizzazione degli accessi, pavimentazioni ad alta prestazione, allargamento della sezione stradale, realizzazione di piazzali di sosta- a seconda delle possibilità sia tecniche che economiche.

 

La tratta maggiormente critica è stata individuata nella borgata Malpasso, ed è qui che la Città metropolitana ha pensato, in accordo con il Comune, di individuare i primi interventi di miglioramento della sicurezza  da realizzarsi con il finanziamento regionale proveniente dai canoni idrici: in particolare procedendo alla demolizione di   un caseggiato non abitato (ubicato proprio su ciglio strada) con un miglioramento della visibilità e con altri interventi ancora in fase di valutazione quali miglioramento della prestazione della pavimentazione  possibile realizzazione di una rotatoria o  l’installazione di un semaforo per migliorare la sicurezza di alcuni accessi alla Provinciale.

 

“Stiamo lavorando ormai da tempo per migliorare la sicurezza sulla Sp 24 e diminuire l’incidentalità, che è per noi della Città metropolitana un obiettivo strategico” spiega il Vicesindaco Suppo “e questo, anche se è un intervento parziale, è un altro tassello che si aggiunge per continuare a investire sul territorio e sui Comuni più piccoli della nostra Città metropolitana che, anche se piccoli, non possono esser lasciati indietro, specialmente in materia di sicurezza”.

“Desidero sottolineare un elemento importante” ha aggiunto Suppo “per quanti sforzi, grandi o piccoli, possiamo fare per mettere in sicurezza una strada, a fare una grande differenza è il comportamento dei singoli. Se, come avviene in questo tratto stradale, si supera a gran velocità anche se c’è la linea continua o si gareggia fra moto, non c’è modo di garantire la sicurezza né di chi infrange la legge né degli altri fruitori delle strade”.

comunicato stampa

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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