"Complesso industriale in buone condizioni di manutenzione". Tre milioni e mezzo e ci si porta via un capannone "storico", alle porte di Torino. Per la precisione, a Riva di Chieri. Non è una coincidenza: è l'annuncio comparso sul portale specializzato di Immobiliare.it e riguarda proprio una delle fabbriche che ha segnato (in negativo) la storia recente dell'industria e delle vertenze sindacali torinesi.
In vendita su internet quel che resta di Embraco
Si tratta proprio di quello che ha ospitato fino a qualche anno fa Embraco, la fabbrica del Gruppo Whirlpool che, a seguito della decisione di chiudere l'attività (in Italia, si intende) ha finito per lasciare a casa quasi 300 persone. Nonostante feroci lotte sindacali e impegni iperbolici (quanto vuoti) di personaggi come Carlo Calenda e Domenico Arcuri, all'epoca ai vertici di Invitalia, prima di un passaggio non esattamente memorabile da commissario durante l'emergenza Covid.
Poi il tracollo, con l'esperienza demenziale (per tenersi leggeri) di Ventures, con investimenti promessi e mai arrivati e gli operai costretti e ridipingere e ripulire le aree dello stabilimento, ma senza mai lavorare veramente. Altro che biciclette elettriche o pannelli solari.
L'idea di alcuni imprenditori della zona
Adesso - mentre alcuni imprenditori della zona hanno appena avanzato l'idea di utilizzare l'area per accogliere un costruttore d'auto cinese, magari Dongfeng - l'arrivo dell'annuncio sul portale che, in un recente passato, aveva visto anche la proposta dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco, oggi Stellantis.
L'annuncio comparso su Immobiliare.it
"Il complesso industriale è situato a Riva presso Chieri, in provincia di Torino, con accesso da via Pietro Andriano 12, ben collegato con la rete autostradale, attraverso il casello di Villanova d’Asti della A21, a 9 chilometri, o lo svincolo di Santena della E70. La zona circostante presenta una bassa densità abitativa, con la presenza di edifici industriali e terreni agricoli". Descrizione impeccabile, da annuncio immobiliare. Ma che nasconde anni di sofferenza, lotte e umiliazioni subite da 300 persone. Sono 29mila metri quadri di insediamento produttivo (o ex). Con tre milioni e mezzo ce li si porta via.