Multare i genitori: per combattere il bullismo e la delinquenza giovanile ecco la proposta del consigliere comunale Giuseppe Catizone. Il vicecapogruppo della Lega ha depositato una proposta di mozione in cui suggerisce di introdurre una sanzione amministrativa - quindi di competenza del Comune e applicata dalla polizia municipale - di importo dai 100 ai 300 euro per i genitori di minori che compiano atti o abbiano atteggiamenti di bullismo e violenza nelle scuole, sui trasporti e in tutte le aree pubbliche.
"Ormai si parla quotidianamente di violenza minorile, bullismo, violenza commessa per strada o sui mezzi pubblici - ha commentato Catizone durante la presentazione in commissione -. I dati ISTAT del 2023 dicono che è stato commesso il 10% di violenza minorile in più dell'anno precedente. Si chiede che i genitori siano più responsabili del comportamento dei figli se compiono atti di bullismo o violenza. Diversi comuni hanno già effettuato questa tipologia di esperienza. Non deve essere vista solo come una funzione repressiva ma anche come deterrente: i genitori per paura della sanzione inizieranno a prendersi più cura dei figli, e grazie alle sanzioni dovranno essere affiancati anche corsi educativi che consentano un miglioramento caratteriale dei ragazzi. Nei comuni in cui questa sanzione è stata introdotta ci sono stati risultati".
Durante la discussione in commissione, i consiglieri della maggioranza hanno espresso molti dubbi sulla proposta, portando a credere che la mozione non verrà approvata durante la votazione in aula. Le critiche maggiori sono state sull'esistenza di leggi che già riportano ai genitori la responsabilità delle azioni compiute dai minori in certi contesti e sui percorsi di prevenzione già esistenti nelle normative delle scuole in tema bullismo. "Esiste nel codice civile l'articolo 2048 che riguarda la culpa in vigilando per i genitori - ha precisato la presidente della commissione, Anna Maria Borasi -. Inoltre la corte di cassazione civile ha più volte sottolineato la culpa in educando per i genitori che sono venuti meno alla funzione educativa. Infine, per legge è in capo la potestà genitoriale che può venire sospesa qualora i genitori non solo compiano atti contrari alla loro funzione di genitori, ma quando non compiano atti e comportamenti che devono garantire l'educazione dei propri figli".
Anche gli assessori Carlotta Salerno e Marco Porcedda, alle politiche giovanili e alla legalità, hanno espresso dubbi sulla proposta. "Credo non sia opportuno l'agire singolo dei comuni in forma sanzionatoria in un quadro che ha quasi sempre caratteristiche penali", ha commentato Salerno. La proposta di mozione è stata liberata per l'aula, dove verrà discussa e votata dal Consiglio Comunale.
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