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Attualità | 25 maggio 2025, 16:16

La magia e le emozioni della carovana di ‘Marrakech Express’

Il pinerolese Diego Cossotto e l’angrognina Ester Fraschia raccontano il viaggio solidale vissuto insieme dalla prima all’ultima pedalata

Ester Fraschia e Diego Cossotto a Gibilterra

Ester Fraschia e Diego Cossotto a Gibilterra

È stato magico. L’ultima tappa l’abbiamo voluta fare lentamente proprio con la consapevolezza che era l’ultima. Ci siamo fermati per strada a fare le foto e nei bar a prendere il caffè, non volevamo che finisse”. Le parole del pinerolese Diego Cossotto esprimono l’emozione dell’impresa di ‘Marrakech Express’, un cicloviaggio solidale da Torre Pellice ai Monti dell’Atlante in Marocco, che Cossotto, non vedente, ha compiuto interamente in tandem con a fianco diversi pedalatori, tra cui il clown Giacomino Pinolo.

Tra loro c’è la 26enne di Angrogna Ester Fraschia, che ha fatto in sella tutti i giorni e i quasi 3.440 km che li hanno portati a Tassa Ouirgane, dove l’associazione ‘Cip – Cinema Inclusione Partecipazione’ ha dato mano per realizzare un eco camping e ora vuole ricostruire un rifugio distrutto dal terremoto.

Per finanziarlo, Cossotto ha lanciato l’idea del cicloviaggio, che è stato un turbinio di emozioni e incontri. Tra cui quello finale all’arrivo al camping ‘R.E.S.T.O - Résilient Ecocamp Solidaire Toubkal Ouirgane’, con Ahmed, proprietario del rifugio distrutto e protagonista del cortometraggio ‘Resto – Je reste ici’.

“Vederlo lì, in carne e ossa, dopo averlo conosciuto solo sullo schermo, è stato emozionante. Mi si è sciolto il cuore” rivela Fraschia. Laureata in comunicazione interculturale, membro di Cip e attualmente trip leader per agenzie statunitensi, non è nuova ai cicloviaggi: da quattro anni viaggia in bicicletta, ma mai prima d’ora aveva partecipato a un progetto che unisse il pedalare a una causa sociale: “Questo viaggio è stato molto più di una traversata: è stato un cammino collettivo che ci ha permesso di portare sostegno e attenzione a una realtà colpita duramente dal terremoto del settembre 2023”.

Anche Cossotto è rimasto commosso dall’incontro con Ahmed: “Era una festa, lui stava suonando le percussioni e ballavano in questi balli berberi ed io e Ester ci siamo messi a piangere. Poi mi sono fermato dopo due o tre ore e ci ho pensato: abbiamo fatto una gran cosa”.

Il ritorno in aereo è servito per iniziare a riflettere a fondo su questa esperienza: “La sensazione è stata proprio di una roba irripetibile che porterò sempre nel cuore, con tutte le conoscenze che ho fatto, che abbiamo fatto. È stata una roba unica” sottolinea Cossotto. Ma non sono mancati momento di spiazzamento: “Abbiamo impiegato due mesi per arrivare lì tra risate e stanchezza, poi siamo tornati in poche ore. È stato uno shock, una sensazione stranissima - racconta Fraschia –, ma anche passare dal condividere quotidianamente spazi ed emozioni con chi ha pedalato con noi, a tornare ad Angrogna nella propria stanza”. Dal ritorno, lei e Cossotto si sentono praticamente sempre, mentre Cip il 6 giugno celebrerà questa esperienza con una serata al Frutto Permesso di Bibiana (costo cena 35 euro, per prenotazioni cip.associazione@gmail.com o telefonando ai numeri 0121 55383 e 0121 559421). Durante l’appuntamento si proietteranno filmati e immagini e si sentiranno le testimonianze di questa iniziativa, che dalla fase della sua organizzazione a oggi ha permesso di raccogliere 20.000 euro, di cui 7.600 di sponsor commerciali.

Miriam Hamdi

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