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Politica | 27 maggio 2025, 18:51

Lavoro, in Consiglio regionale approvato l'ordine del giorno per il sostegno e valorizzare l'istituto del tirocinio extracurricolare

Raiteri: “Difendiamo i tirocini extracurriculari, una strada concreta per il lavoro dei giovani”

Lavoro, in Consiglio regionale approvato l'ordine del giorno per il sostegno e valorizzare l'istituto del tirocinio extracurricolare

“Con il nostro ordine del giorno, approvato in Consiglio Regionale, abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di tutelare questo strumento, fondamentale soprattutto per giovani e disoccupati, contrastandone gli abusi ma senza cedere alla tentazione ideologica dell’opposizione, che ne chiede la cancellazione - afferma il consigliere regionale e Portavoce di Fratelli d’Italia in III Commissione, Silvia Raiteri - dire no ai tirocini significa dire no a migliaia di opportunità di formazione e lavoro, proprio in un momento in cui le imprese piemontesi faticano a trovare personale qualificato. Sarebbe un danno per tutto il tessuto produttivo locale”.

La posizione di Fratelli d’Italia è chiara: rafforzare i controlli e punire chi abusa, ma sostenere chi investe nei giovani, offrendo tirocini seri, formativi, e che spesso sfociano in un’assunzione. Per questo chiediamo anche incentivi per le aziende virtuose che decidono di assumere i tirocinanti al termine dell’esperienza.

“Abbiamo inoltre chiesto alla Giunta - prosegue Raiteri - di promuovere campagne di informazione sul territorio, per far conoscere meglio ai giovani e alle imprese i vantaggi e le regole del tirocinio extracurriculare. A livello europeo, è in corso una discussione su nuove direttive per tutelare i tirocinanti e contrastare eventuali abusi. Anche qui vogliamo che il Piemonte faccia la sua parte, portando una voce equilibrata e responsabile, che valorizzi lo strumento e al contempo ne rafforzi le garanzie. Il nostro obiettivo è semplice e concreto: permettere ai datori di lavoro di continuare ad attivare tirocini - anzi, di aumentare i tirocini - quando questi si traducono in assunzioni reali, di almeno sei mesi. Perché il lavoro non si crea con le promesse, ma con strumenti efficaci, fiducia nelle imprese e sostegno alla formazione dei giovani”.

"Dire no ai tirocini significa dire no a migliaia di opportunità di formazione e lavoro" conclude Raiteri

comunicato stampa

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