Una piccola impresa su due, in Piemonte, vorrebbe procedere, nei prossimi sei mesi, a nuove assunzioni. Questa volontà, però, si scontra con una difficoltà sempre più marcata: la mancanza di figure professionali adeguate. Lo afferma una ricerca effettuata nel mondo dell’artigianato piemontese. Il 50,8% delle imprese intervistate intenderebbe far entrare nuovo personale, soprattutto giovane, in azienda.
Lo hanno dichiarato apertamente.
Edilizia, manifattura e servizi sono i settori che hanno la maggior domanda di lavoro. Il 57,5% delle imprese del comparto costruzioni, specialmente nei lavori edili e negli impianti, è alla ricerca di manodopera. Figure come installatori termoidraulici, elettricisti, muratori e capi cantiere, sono tra le più richieste. Per la manifattura sono la meccanica e la moda a fare da traino, due storici pilastri della manifattura piemontese. Nei servizi, infine, servono cuochi, camerieri, autisti, meccatronici e acconciatori.
Mancano, quindi, candidati con competenze adeguate. In Piemonte una piccola impresa su tre non ha trovato alcun candidato idoneo. E non è questione (solo) di salario: difficili da trovare figure professionali anche con stipendi superiori alla media nazionale.
Sempre secondo la Confederazione Nazionale dell’ Artigianato, le agenzie e i centri per l’impiego non stanno dando i risultati che ci si attendeva. Le assunzioni passano - perlopiù e ancora - attraverso il passaparola.
Famiglie e mondo della scuola debbono riflettere bene su questi dati della ricerca. O forse vogliamo che tutti i nostri figli, da grandi, facciano gli influencer o i blogger?