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Il Punto di Beppe Gandolfo | 06 ottobre 2025, 07:00

Se andar per funghi è pericoloso

Se andar per funghi è pericoloso

Dall’ inizio della stagione di raccolta dei funghi (più o meno da metà settembre) il Soccorso Alpino del Piemonte si è occupato di recuperare oltre 40 persone, di cui 5 decedute. Solo nella nostra regione.

Ogni anno, in Italia, gli interventi di soccorso a cercatori di funghi, infortunati o dispersi, sono tantissimi; alcune decine di persone perdono la vita anche solo per una scivolata. Spesso, si riscontra la mancanza di preparazione ad affrontare terreni che, inconsapevolmente, si dimostrano insidiosi.  

Sembra un bollettino di guerra con decine di dispersi, feriti e morti.

I consigli che danno i volontari del Soccorso Alpino sono pochi, a volte apparentemente banali, ma comunque importanti. Anche perché i nostri boschi sono quasi tutti abbandonati, trascurati.

  • Va evitato l’uso di stivali di gomma, anche su terreni ritenuti poco impegnativi, a favore di un buon paio di scarponi da montagna.
  • Frequentemente i cercatori di funghi si muovono da soli per mantenere segreti i luoghi di raccolta; va ricordato però che, in mancanza di compagni, un piccolo incidente può determinare situazioni difficili da controllare; ad esempio, una banale frattura può irreparabilmente obbligare all'immobilità, e alla conseguente impossibilità di chiamare soccorso.
  • Utile può essere il cellulare anche se, in zone montane e boscose, sono ancora frequenti le aree “in ombra” senza campo.
  • Buona regola da non trascurare consiste nel comunicare a familiari o conoscenti il luogo e il percorso che s'intende seguire, non variarlo, e avvisare quando si è ritornati. Solo così, in caso di mancato rientro dovuto a infortunio o altro, ci sarà qualcuno che potrà dare l’allarme per attivare la ricerca del disperso.
  • Altra buona regola è l’ascolto attento del bollettino meteo, per evitare di dover fare i conti col maltempo, temporali soprattutto. E se mai ci si smarrisse? Si può perdere il sentiero, ma non bisogna mai perdere la testa facendosi prendere dal panico: meglio tornare sui propri passi.
  • - In caso di necessità, un piccolo zaino ben organizzato sarà utile per far fronte a qualche imprevisto; un piccolo kit di pronto soccorso un coltello multiuso, un maglione, una giacca impermeabile e antivento, una pila frontale, cibo e soprattutto bevande di ristoro. Con poco peso sulle spalle si è in grado di risolvere molti problemi.

Al pari, alle incaute vittime del bosco si aggiungono le vittime della tavola, intossicati che hanno raccolto funghi anche senza conoscerli o facendo confusione. Eppure, presso ogni Asl, in questa stagione, c’è un esperto che esamina il raccolto e dà il responso su quelli mangerecci e quelli tossici.

Gratuitamente!

Con un po’ di consapevolezza e molta accortezza, la raccolta funghi potrà essere semplicemente una ludica (e gustosa) esperienza, libera da rischi eccessivi. 

Beppe Gandolfo

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