Il 14 luglio, nei giardini e tra le vigne di Villa Guelpa a Lessona, si terrà UWE 2025 – settima edizione dell’Unconventional Wine (& Spirits) Emotions, l’appuntamento ideato da Daniele Dinoia e ormai divenuto un punto di riferimento nel mondo del vino autentico.
Nato come momento di confronto tra amici produttori, l’evento ha saputo conservare quello spirito conviviale che lo distingue dalle classiche iniziative proposte dal settore vitivinicolo. Niente masterclass patinate né show più o meno commerciali: qui il vino si racconta attraverso un bicchiere condiviso, con naturalezza e guardandosi negli occhi. L’iniziativa promette così una giornata di incontri informali, confronti diretti, scoperte sensoriali e tanto dialogo tra chi produce, chi importa e chi comunica il vino. È proprio agli esperti di settore infatti che UWE è dedicato.
Una festa tra eccellenze italiane e internazionali
UWE è oggi un crocevia di culture enologiche e un’occasione unica per degustare etichette d’eccellenza in una cornice tutta particolare. Oltre 1000 persone hanno partecipato all’ultima edizione, e anche quest’anno si prevede un'affluenza selezionata ma significativa. Il percorso di degustazione si snoda tra banchi curati dove trovano posto produttori da tutta Italia – dalle Langhe alla Toscana, dall’ Abruzzo alla Sicilia, dal Friuli alla Campania – insieme a nomi d’Oltralpe scelti con cura provenienti da Champagne, Borgogna, Mosella, Rioja, Rias Baixas, Jurançon. Tutti ospiti di una terra, il Nord del Piemonte, i cui vini stanno acquisendo via via più prestigio.
Anche il settore della distribuzione si è considerevolmente arricchito vedendo partecipare a UWE realtà nazionali di primo piano. Per non parlare di quello dei prodotti gastronomici di alto livello, di edizione in edizione sempre più protagonisti di questo singolare evento. Un viaggio dunque nel pianeta del gusto, ma soprattutto un’occasione per riconnettere il vino al suo contesto culturale e umano.
I laboratori OFFicina UWE: il seme di un nuovo formato
Da quest’anno UWE non è più però un appuntamento isolato. Ha saputo crescere, dando vita a OFFicina UWE, una serie di incontri-laboratorio nati nei mesi precedenti all’evento principale. Pensati come momenti di confronto diretto tra selezionati operatori del settore, questi appuntamenti si sono tenuti nella stessa Villa Guelpa il 14 aprile e il 16 giugno 2025, con accesso limitato a 18 partecipanti per ciascuna data. In quelle occasioni Wine Terroir Import ha presentato i suoi migliori vini da Spagna, Germania, Champagne e Borgogna, in dialogo con importanti etichette italiane come Podere Sapaio, Giuseppe Cortese, Ettore Germano e Salcheto.
Un’anteprima che ha consolidato lo spirito del progetto complessivo: qualità, condivisione di obiettivi, confronto a tutto campo. «Il tutto – sottolinea Daniele Dinoia, anima di Villa Guelpa – guidato da uno spirito “unconventional” che, più attento alle emozioni che ai tecnicismi, ha conquistato i presenti, inducendoci a proseguire sulla strada di ulteriori incontri tra produttori e appassionati di vino anche nei mesi che seguiranno l’evento del 14 luglio».
Parola d’ordine: qualità, senza compromessi
A far scaturire il tutto, fin dalle origini, è stata una precisa scelta di campo: la qualità come unico criterio. Del resto UWE (informazioni: info@villaguelpa.it) non si basa né su una selezione commerciale, né su una logica promozionale, ma piuttosto sul desiderio di costruire intorno al vino una comunità consapevole.
Lo conferma ancora Daniele Dinoia: «UWE non è una vetrina, ma un luogo dove chi ama il vino può parlarne senza filtri. Non ci interessano le etichette di moda, ma le persone autentiche che stanno dietro ogni bottiglia. E solo questo spiega l’interesse dei produttori stranieri: qui – e stiamo parlando di una piccola realtà vitivinicola come Lessona - si viene per raccontarsi davvero e per sentire in diretta le reazioni di chi beve il tuo vino». In un mondo enologico a rischio omologazione, UWE rimane così una voce nata dal basso: libera, curiosa, viva. E, di anno in anno, capace di catturare un crescente consenso.