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Ristoranti & C. Torino | 16 luglio 2025, 07:11

Mangiare sotto la topia / 3: Decoratori e Imbianchini

In un grande giardino, proprio dove Torino comincia a farsi collina, ecco servito su tovaglie quadrettate il Piemonte del gusto. Certo con qualche spunto di novità, ma sempre radicato nella tradizione

Alla scoperta di Imbianchini e decoratori

Alla scoperta di Imbianchini e decoratori

Dagli Imbianchini, appena dietro la Gran Madre, potrete cenare in un fresco giardino al quale non manca nemmeno la topia, seppur “oscurata” da alcuni teloni posti al di sotto di essa. Purtroppo, mi è stato spiegato, l’età della vite è assai avanzata e, se le sue foglie di giorno non riescono più a creare l’ombra che dovrebbero, la sua fragilità rischia durante i pasti di far cadere nel piatto briciole della vite stessa. Se però il fascino della cena sotto la topia potrà risultare un po’ attutito dai teloni che vi sovrasteranno, questo limite sarà brillantemente compensato dalla piacevolezza complessiva del contesto: dalla ghiaia che vi farà sentire in un giardino d’antan alle tovaglie quadrettate che evocano le osterie che furono, dall’atmosfera autentica che respirerete e fino ai piatti – fatto ovviamente per nulla secondario – che arriveranno in tavola. E i cui sapori, giocati con un coraggio solo in rari casi compromesso da qualche esitazione, riusciranno a farvi trascorrere una piacevole serata.

Acciughe come una volta e un pollo alla Marengo da ricordare

Lo stile di cucina degli Imbianchini già lo conosco. Ed è per questo che non mi faccio mancare il giro di antipasti: decise e dirette le Acciughe al verde col burro presentate su un crostino; ben riuscito il Tomino di Rivarolo al bagnetto rosso, nel quale la consistenza del formaggio ben si abbina alla dolce cremosità del peperone; secondo tradizione il Vitello tonnato; forse un po’ disturbata dalla fin troppo potente crema di tartufo estivo la delicata essenzialità della Salciccia di Bra. Indiscutibilmente persuasivi i Fusilloni al ragù di coniglio del Pinerolese, la cui perfetta cottura viene valorizzata appieno dal sapore intenso del coniglio. Qualche dubbio sull’amalgama dei Ravioli di magro, burro alla menta e agrumi, nel quale i diversi ingredienti sembrano un po’ perdersi nella loro identità specifica.  Davvero super e al di là delle attese invece il piatto del giorno: un Pollo alla Marengo davvero capace di far ballare le papille gustative nell’immediato e di farsi ricordare anche una volta lasciato il locale. Chiudo con le mie prime Pesche ripiene di stagione: cotte “al dente”, dolci il giusto, con il ripieno del tutto in linea con la riuscita interpretazione di questo tradizionale dessert piemontese.

Se la cucina osa, puntando sulla tradizione

Il coraggio è la cifra di questa cucina: lo si vede nella scelta di carni, come quella del pollo e del coniglio, oggi fin troppo trascurate; nel proporre piatti dai tratti netti e non (troppo) addomesticati, come invece oggi sembra imporre l’evoluzione del gusto; e infine nella sostanziale volontà di attenersi, sia pure in qualche caso rivisitandola con prudenza, a una memoria della cucina piemontese che affiora in modo incisivo in ogni piatto. Anche la carta dei vini, essenziale ma ben costruita, è tutta puntata su etichette piemontesi: bottiglie giuste, prezzi onesti, selezione pensata con criterio. I vini sfusi seguono la stessa linea, sebbene uno scambio tra il comunque internazionale chardonnay attualmente proposto e un più territoriale arneis o erbaluce risulterebbe forse più coerente. Servizio rapido, affabile e attento a quanto accade alle diverse tavole. Quando basta, dopo una serata in cui tutti i tasselli riescono ad armonizzarsi, per uscire contenti.                        

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Tipologia locale: Trattoria

Indirizzo: Via Francesco Lanfranchi, 28 – Torino
Sito web: www.decoratorieimbianchini.it  

Tel: 011 8190672

Prezzo: Antipasti (10-13€), Primi (13€), Secondi (16-17€, Dessert (6€), Coperto e servizio (0€)
Ultima visita: Luglio 2025
Sensazioni al volo: frescura assicurata, piatti dai gusti netti con punte capaci di farsi ricordare, servizio rapido e attento, carta dei vini contenuta e tutta piemontese. 

Piergiuseppe Bernardi

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