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Economia e lavoro | 20 luglio 2025, 14:28

Con l'estate torna l'allarme abusivi. Confartigianato: "Attenzione a parrucchieri ed estetisti a domicilio"

Oltre alla concorrenza sleale, emerge il rischio per l'uso legato ad alcuni prodotti vietati

Allarme abusivi per Confartigianato

Allarme abusivi per Confartigianato

In estate cresce il mercato parallelo dell’abusivismo nei settori dell’estetica e dell’acconciatura. Un fenomeno che, complice le chiusure per ferie, si gonfia come una bolla illegale fatta di prestazioni a domicilio, passaparola e piattaforme online fuori controllo. E' questo l'allarme lanciato da Confartigianato Torino, che mette in guardia anche da rischi che vanno al di là della concorrenza sleale.

Attacco alla salute

"E' un attacco alla salute dei cittadini, all’economia legale e alla dignità del lavoro artigiano. Ma c’è di più: dal 1 settembre 2025 il Regolamento Ue ha introdotto il divieto di utilizzo di  due sostanze presenti in prodotti utilizzati nei trattamenti per le unghie".

"Pertanto saranno vietate sia l’immissione sul mercato sia la messa a disposizione dei prodotti cosmetici non conformi. I prodotti già presenti nei saloni dovranno essere smaltiti o ritirati in accordo con i fornitori".

Concorrenza sleale

Quanto al tema della concorrenza sleale, pesa il fatto che i saloni di bellezza a Torino e in Piemonte (e nel resto d’Italia) stanno affrontando un’escalation dei costi energetici, con aumenti tra il +20% e il +27%: un salone medio (consumi stimati su decine di MWh/anno) potrebbe subire un aumento tra 2.000 e 5.000 euro all’anno, variabile in base all’energia consumata.

L’abusivismo nel settore benessere raggiunge tassi nazionali del 27,6%, quasi il doppio della media complessiva che si attesta al 14,4% – denuncia Giuseppe Anastasia, referente settore Benessere di Confartigianato Torino – gestire un salone oggi significa investire costantemente in formazione, sicurezza, prodotti certificati, igiene e innovazione. Non si tratta solo di tagliare capelli o applicare un trattamento: è un lavoro di responsabilità che richiede competenze aggiornate, attrezzature professionali e rispetto rigoroso delle normative. Le nostre imprese sostengono costi significativi – dalle bollette energetiche sempre più care, agli affitti, fino agli obblighi di legge – per garantire un servizio sicuro e di qualità. Chi opera nell’illegalità non ha questi vincoli, ma soprattutto non offre alcuna garanzia”.

È ingiusto e pericoloso – commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino - che chi rispetta le regole venga penalizzato, mentre chi lavora in nero prospera indisturbato. Per questo chiediamo più controlli ma anche più consapevolezza da parte dei cittadini: scegliere un’impresa regolare significa tutelare la propria salute e sostenere il lavoro onesto”.

I numeri del comparto

Un comparto, quello del benessere, che in Piemonte conta circa 12.237 imprese artigiane del settore dei servizi di acconciatura e trattamenti estetici, che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici grazie ai circa 22mila addetti da sempre sotto attacco degli irregolari.

redazione

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