ROMA (ITALPRESS) - "Siete il segno che un mondo differente è possibile, un mondo di fraternità e amicizia è possibile, dove iconflitti non sono risolti con le armi ma con il dialogo. ConCristo è possibile, con la forza del suo spirito". Lo ha detto Papa Leone XIV al termine della messa a Tor Vergata, all'Angelus anticipato, in occasione del Giubileo dei Giovani."La fragilità di cui ci parlano è parte della meraviglia che siamo" non "un tabù da evitare", ha detto il Pontefice nell'omelia della messa.Il Pontefice ha citato un discorso del suo predecessore Francesco. "Ciascuno di noi - afferma - è chiamato a confrontarsi con grandi interrogativi che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma ci invitano a metterci in cammino, a superare noi stessi, ad andare oltre, a un decollo senza il quale non c'è volo. Non allarmiamoci, allora, se ci scopriamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!".Papa Leone ha sottolineato che "la pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo nè, come abbiamo sentito nel Vangelo, da ciò che possediamo. E' legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere. Comprare, ammassare, consumare, non basta". Sull'esempio anche dei santi, come i giovani Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis.Al termine della messa il Papa ha voluto ringraziare e citare i giovani provenienti dalle zone di guerra, "da Gaza e dall'Ucraina", e da ogni parte del mondo colpita dalle guerre.-foto Ipa Agency-(ITALPRESS).
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