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Sport | 18 agosto 2025, 12:30

Claudio Prina, dalla passione nata per caso ai vertici della pallavolo

Prina ha scritto un capitolo importante del volley pinerolese: in 13 anni ha compiuto una cavalcata dalla B2 all’A1, con l’emozione dei play-off

Claudio Prina, da sinistra, abbraccia il sindaco di Villafranca Piemonte per festeggiare la prima salvezza, nel 2023 (foto di Christian Bosio)

Claudio Prina, da sinistra, abbraccia il sindaco di Villafranca Piemonte per festeggiare la prima salvezza, nel 2023 (foto di Christian Bosio)

Ha guidato per 13 anni la pallavolo pinerolese, nella sua cavalcata dalla B2 all’A1 e in primavera ha passato il testimone a Enrico Galleano. Per un cambio epocale che manda in soffitta il marchio Union Volley Pinerolo, per scrivere nuove pagine sotto l’insegna Monviso Volley. Il pinerolese Claudio Prina è stato, sinora il presidente più vincente, e la sua storia sportiva affonda le radici a Villar Perosa dove, nel 1992, tutto ebbe inizio quasi per caso. Seguendo la passione della figlia, che giocava nella squadra locale, Prina si avvicinò al mondo della pallavolo e ricorda così quegli anni: “È stato un periodo bellissimo in cui ho scoperto la mia passione per questo meraviglioso sport. Da tuttofare sono diventato dirigente, ruolo bello ma non sempre facile. Ricordo che in quel periodo ho commesso un errore per cui ho sofferto moltissimo. A causa di un mio ritardo nella spedizione dei tesseramenti, la squadra da prima in classifica rischiava di perdere tutti i punti e retrocedere. Alla fine la federazione ci ha graziati perché è stato considerato che l’errore era stato commesso in buona fede, ma io ho fatto fatica a perdonarmi, da allora sono sempre stato molto attento”.

Dopo l’esperienza da dirigente al Villar Perosa, Prina passò a Pinerolo, dove iniziò a collaborare con la realtà locale fino a diventare presidente dell’Union Volley. Con lui alla guida, la squadra compie un percorso importante: dalla Serie B2 arrivò alla Serie A1, conquistando anche i play-off al suo secondo anno nella massima serie.

“Avevamo un gruppo di dirigenti capaci: Gianni Fattori, Gabriella Tolosano, Rocco Costantino, Davide Ippoliti, Mauro Casalis, Paolo Tortore, Nicola Sgueglia, Francesco Dattila. E abbiamo fatto un gran lavoro di squadra per raggiungere il traguardo della Serie A. È questo il segreto che ci ha permesso di portare nel territorio la massima espressione della pallavolo femminile che, per tutti gli appassionati, non è cosa da poco” argomenta. Ma non mancano anche le capacità di muoversi sul mercato: “Le ragazze, frutto delle ottime scelte del direttore sportivo Francesco Cicchiello, erano molto brave e abbiamo potuto realizzare un sogno” completa il discorso.

Oggi Claudio Prina si dedica soprattutto a fare il nonno a tempo pieno, ma continua a trovare spazio per coltivare la sua grande passione. Dopo aver lasciato la presidenza, è rimasto comunque all’interno della società come consigliere, segno di un legame che va ben oltre i risultati sportivi e che continua a tenere vivo l’amore per questo sport.

Martina De Mieri

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