Cani sì, cani no: i volontari che curano il Giardino Oreste Leonardi chiedono chiarimenti sull'area giochi in Borgo San Paolo e intanto litigano coi padroni. Il parchino situato tra via Malta e via Francesco Millio era stato riqualificato in primavera dalla Circoscrizione 3 e da un gruppo di cittadini che ha stipulato un patto di collaborazione, con la promessa di restituire al quartiere un luogo per bambini e residenti.
La storia
La Circoscrizione aveva rimesso in sesto i giochi e fornito sedute e rastrelliere, mentre i volontari si sono occupati della cura delle piante, della costruzione di una casetta per il Bookcrossing, della pittura delle panchine e dell'inferriata esterna, hanno realizzato spazi per giocare a scacchi, twister e al gioco della campana e posizionato cestini e dispenser di sacchetti per le deiezioni dei cani.
Cani liberi nell'area giochi
Ma proprio i cani - o meglio i padroni - sono il pomo della discordia che sta rendendo la convivenza difficile. In troppi non puliscono gli escrementi dei propri animali e alcuni proprietari lasciano i cani liberi all'interno del giardino, come fosse un luogo di sgambamento.
La prima firmataria del patto di collaborazione, Rita Rosa, ha chiesto alle autorità e alle istituzioni di intervenire soprattutto per un chiarimento normativo. Il cartello all'ingresso del giardino vieta l'ingresso ai cani, parlando "dell'area giochi". In passato i giochi erano separati dal resto del giardino, ma, dopo la riqualificazione, non c'è più alcuna recinzione interna.
I volontari inizialmente non avrebbero voluto vietare completamente l'accesso ai cani, anzi avevano posizionato una ciotola vicino alla fontana per farli bere e due dispenser di sacchetti per invogliare i padroni a raccogliere le deiezioni. Ma, dopo una serie di diverbi con alcuni proprietari che lasciano quotidianamente i cani liberi anche in presenza di bambini - soprattutto con una persona che trascorre gran parte delle giornate nel giardino col suo pastore tedesco -, hanno deciso di chiedere il rispetto del divieto, anche in seguito alle numerose lamentele dei frequentatori del parco. I vigili urbani hanno fornito risposte diverse sul divieto di accesso dei cani all'area, non riuscendo mai a risolvere la situazione.
I cartelli con la scuola
Rita Rosa, con l'aiuto dei bambini della scuola Santorre di Santarosa, prima di richiedere l'intervento delle autorità, aveva provato a sensibilizzare gli utenti del parco disegnando dei cartelli sul rispetto del giardino e delle regole, ricordando di non rovinare le piante, di non effettuare schiamazzi notturni e di raccogliere gli escrementi dei cani.