(Adnkronos) -
Salgono a 430 in Italia - secondo l'ultimo bollettino diffuso dall'Istituto superiore di sanità (Iss) - i casi confermati di infezione da West Nile Virus (Wnv) nell'uomo. Erano 351 nel precedente bollettino. I morti registrati sono 27 (nel precedente erano 22).
Tra i casi confermati 193 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (8 in Piemonte, 12 Lombardia, 14 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Liguria, 13 Emilia-Romagna, 62 Lazio, 2 Molise, 64 Campania, 2 Basilicata, 5 Calabria, 1 Sicilia, 8 Sardegna), e sono 38 i casi identificati in donatori di sangue, 193 i casi di febbre, 3 casi asintomatici e 3 casi sintomatici.
Per quanto riguarda i 27 decessi, la quota più elevata è stata notificata da Lazio (11) e Campania (11), a cui si aggiungono le 2 morti segnalate dalla Calabria e quelle di Piemonte (1), Lombardia (1), Emilia Romagna (1). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate e confermate, è pari al 13,9% (nel 2018 era 20%, nel 2024 14%), riferisce l'Iss nel bollettino.
Nello stesso periodo è stato poi segnalato in Italia anche 1 caso di Usutu virus dal Lazio in provincia di Latina. E le province che hanno una circolazione dimostrata del virus West Nile salgono a 57, appartenenti a 15 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. "Continua l'espansione del virus nelle aree endemiche del Nord Italia - spiegano gli esperti del dipartimento Malattie infettive dell'Iss - ma al momento il numero dei casi riflette l'andamento epidemiologico degli ultimi anni. La proporzione dei casi neuroinvasivi sul totale è in linea con quella delle stagioni precedenti".