Nel cuore del Politecnico di Torino nasce la prima vigna urbana hi-tech al mondo. Questa mattina taglio ufficiale del nastro per "Campus Grapes", il progetto ideato dalla start up torinese Citiculture.
700 piante di vite
In corso Castelfidardo 30/a, su una superficie interna tra i palazzi di 1.000 metri quadri, sono state messe a dimora circa 700 piante di vite in vaso, trasformando lo spazio universitario in un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità, la scienza e la socialità.
Le tecnologie
Qui i tralci potranno crescere in un ecosistema innovativo. Tra le principali tecnologie già installate i sensori “indossabili” per il monitoraggio della salute delle piante, utili al controllo automatico della irrigazione, dei composti per favorire la crescita delle viti e il sistema di monitoraggio ambientale per valutare la qualità dell’aria, con particolare attenzione al contenuto di CO2.
I commenti
"Il nostro Campus - ha osservato il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati - è un vero e proprio living lab che si sviluppa attraverso nuove prospettive tecnologiche, che vanno dall’uso razionale dell'acqua fino alla nuova sensoristica, in un Politecnico sempre di più orientato sull’imparare facendo.”
"Il Piemonte - ha osservato il governatore Alberto Cirio - è una regione che ha saputo essere capitale dell’innovazione senza mai dimenticare la propria anima agricola. Oggi mettiamo una prima pietra a un ponte: dal sapere accademico al fare d’impresa, dalla tesi al prototipo, dal prototipo al campo". "Oggi - ha proseguito non bastano più solo le braccia: servono cervelli, ricerca, talenti e scienziati soprattutto in un mondo sempre più competitivo dove abbiamo l’ambizione di restare all’altezza".
Presenti all'inaugurazione anche l'assessore al Commercio di Torino Paolo Chiavarino e il presidente dell'Unione Industriali Marco Gay: "Campus Grapes è la dimostrazione di come Torino ed il nostro territorio sappiano coniugare innovazione e tradizione, un incontro tra il sapere ed il fare".
Gli eventi
Il campus ospiterà laboratori, spazi espositivi, aree di co-working e percorsi formativi dedicati alla transizione ecologica e digitale. Il progetto si inserisce nel piano di “Nature Based Solutions” del Politecnico, volto a testare soluzioni concrete per l’adattamento climatico.