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Economia e lavoro | 22 settembre 2025, 13:17

Non solo Iveco-Tata, l’India alla scoperta di Torino e le sue aziende: “Possiamo fare grandi cose insieme, anche per l’auto”

Visita ufficiale all’Unione Industriali per l’ambasciatrice indiana in Italia, Vani Sarraju Rao e il console generale Shri Lavanya Kumar: “Economia solida e mercato in grande crescita”. Amalberto: “Dopo i dazi Usa, cerchiamo altri Paesi”

Non solo Iveco-Tata, l’India alla scoperta di Torino e le sue aziende

Non solo Iveco-Tata, l’India alla scoperta di Torino e le sue aziende

Torino chiama India. Ma soprattutto ospita l’India. È successo questa mattina presso l’Unione Industriali di Torino, che ha accolto Vani Sarraju Rao, ambasciatrice dell’India in Italia e San Marino e Shri Lavanya Kumar, console Generale dell’India a Milano. 

Un incontro particolarmente significativo, a poche settimane dall’accordo per la cessione di Iveco Group al colosso indiano di Tata Motors, ma in un contesto che in passato ha visto che Pininfarina passare a Mahindra. Ma tra le associate già oggi oltre 40 imprese sabaude hanno rapporti stabili con l’India.  

“Prima volta per me a Torino”

A fare gli onori di casa Andrea Amalberto, presidente Confindustria Piemonte. Ma anche il prefetto di Torino, Donato Cafagna. “È la prima volta che sono a Torino - ha esordito l’ambasciatrice - e qui all’Unione sarà la prima tappa di molti incontri che comprendono il sindaco, ma anche il Politecnico e l’Università di Torino”. 

“Periodo di grandi possibilità tra i nostri territori”

È un ottimo periodo per parlare di opportunità economiche tra i nostri territori - ha aggiunto Vani Sarraju Rao - e le presenze italiane nel nostro Paese sono in grande espansione e puntiamo a sostenerle”. 

“Noi siamo la quarta economia più grande del mondo, presto saremo la terza grazie a una crescita che è la più rapida del mondo. I nostri fondamentali economici sono molto solidi e nel nostro Paese si punta molto sulla ricerca e sviluppo. L’India può essere un ottimo partner economico e un mercato importante: vogliamo creare partnership strategiche con le aziende italiane”.

“Cresciamo nell’automotive, vogliamo collaborare con voi”

Siamo diventati un grande mercato per l’automotive, avendo superato il Giappone lo scorso anno. A nessuno sfugge quanto questo possa essere un’opportunità per le aziende piemontesi, visto che le nostre aziende sono molto interessate a collaborare con le aziende della vostra regione. Ci sono grandi possibilità nel nostro Paese. Ma anche per quanto riguarda il settore dell’Energia”, sottolinea il console Shri Lavanya Kumar. “Senza dimenticare il settore della trasformazione del cibo”.

Crescita in cifre

Negli ultimi tre anni l’India ha registrato un tasso di crescita medio del 7,2% e mira a conseguire lo status di economia ad alto reddito entro il 2047. Nel 2024 l’export del Piemonte verso l’India è cresciuto del 4% raggiungendo un valore pari a 1,04 miliardi di euro, pari al 20% di quello nazionale. Le importazioni dall’India hanno invece raggiunto un valore pari a 1,27 miliardi di euro, registrando una crescita del 10% rispetto al 2023.

Dopo i dazi si cercano nuovi Paesi

Possiamo instaurare tra le nostre imprese dei rapporti istituzionali importanti - conferma Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte - I dazi americani ci hanno portato a doverci guardare attorno e scegliere altri Paesi per andare a produrre ed esportare. In Usa non c’è forza lavoro e i salari sono molto alti, mentre in India ci sono maggiori possibilità di produrre per il vostro e per altri mercati”.

Automotive, medicale, intelligenza artificiale 

Tra le strade che possiamo percorrere insieme c’è quella della ricerca e dello sviluppo dell'idrogeno per l’automotive - sottolinea Pierpaolo Antonioli, presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte - In senso generale, la manifattura rappresenta un comparto in cui investire in India rappresenta una grande opportunità, ma anche per il settore medicale e per l’intelligenza artificiale, che sta diventando centrale a Torino e in Piemonte”.

“Filiera auto anche per Tata in India”

Quello indiano è un mercato incredibile e con incredibili margini di crescita - dice Edoardo Pavesio, vicepresidente automotive di Amma - e in futuro investiremo, con la nostra azienda del Gruppo Sila, in ricerca e sviluppo in India e aumenteremo molto la cooperazione tra i Paesi per l’import-export di componenti. L’acquisto di Iveco da parte di Tata può essere una grande opportunità per la filiera componentistica che già serve Iveco in Piemonte e può farlo anche con Tata in India”.

Come Anfia stiamo cercando di promuovere i nostri associati per andare oltre le difficoltà del momento - racconta Patrizia Paglia, vicepresidente dell’associazione che rappresenta la filiera auto - Il nostro non è un problema di competenze o capacità. C’è incertezza sul futuro delle motorizzazioni tradizionali e le novità legate all’elettrico”. 

“Possiamo avere grandi collaborazioni in India con le nostre aziende, grazie a un tasso di crescita senza precedenti. Abbiamo competenze e capacità per essere complementari tra India e Piemonte, anche grazie alle capacità progettuali e ingegneristiche. Come Anfia possiamo organizzare visite e incontri b2b per tenere aperto il dialogo”.

Senza dimenticare l’Aerospazio

"Anche nel mondo dell’Aerospazio stiamo diventando un luogo di riferimento, sia come eventi che come numero di aziende e di dipendenti - sottolinea Stefano Nigro, direttore generale di Ceipiemonte - ma siamo forti anche nel settore agrifood, che va ben oltre eccellenze come tartufo o Barolo. Siamo forti nel tessile, nel design e nel settore lusso, senza dimenticare la meccatronica. Ci sono molte aziende piemontesi che investono in India, ma ancora poche indiane investono da noi. Ce ne risultano solo tre. Speriamo che vostre aziende potranno venire in Piemonte in occasione degli eventi legati all’aerospazio e non solo".

La collaborazione è ciò che cerchiamo anche noi, con le nostre aziende che stanno vivendo un periodo di grande cambiamento e stiamo contrattando accordi per scambi liberi con l’Europa entro il 2026 - ha concluso l’ambasciatrice - Ci sono molti studenti indiani che studiano qui, ma che poi tornano indietro dopo gli studi, ma ci piacerebbe che potessero rimanere qui a contribuire allo sviluppo del territorio”. 

“Il settore spazio ci interessa molto e diremo alle nostre aziende di cercare di essere presenti, mentre invitiamo il Piemonte a un grande appuntamento che si terrà a Dehli nei prossimi mesi sul fronte AI”.

Lo Russo: "Incontreremo i vertici di Tata"

Dopo l'Unione, la delegazione indiana ha fatto tappa a Palazzo civico, dove ha incontrato il primo cittadino, Stefano Lo Russo. Alla luce della recente acquisizione di Iveco da parte del gruppo indiano Tata, il sindaco ha sottolineato l’attenzione della Città su questo tema, ribadendo il desiderio di incontrare al più presto i vertici dell’azienda. “Torino e la sua area metropolitana – ha evidenziato Lo Russo – hanno una forte tradizione industriale che lavoriamo per tutelare e rilanciare. Seguiamo con la massima attenzione gli sviluppi di questa operazione e ci faremo parte attiva in tutte le sedi istituzionali per verificare strategie industriali orientate al futuro, che possano garantire la continuità dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle competenze, l'innovazione e le ricadute positive sull’indotto e sul tessuto produttivo locale”.

L’Ambasciatrice ha confermato la volontà dell’azienda indiana di investire in una strategia di sviluppo che coinvolga il territorio e, a fronte della richiesta del Sindaco di un incontro con i vertici Tata, si è detta disponibile a lavorare attivamente per favorirne la realizzazione.

Massimiliano Sciullo

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