È stata formalizzata il 14 ottobre l’acquisizione da parte di Inalpi S.p.A. del Gruppo Marenchino.
“L’obiettivo di questa operazione è fornire supporto al territorio per rilanciare una storica realtà produttiva e, per questa ragione, abbiamo rilevato il fatturato, i dipendenti e acquistato i marchi del Gruppo. L’acquisizione è resa ovviamente possibile da un contestuale piano industriale che prevede l’ampliamento della presenza e il consolidamento della posizione di Inalpi nel comparto lattiero-caseario piemontese. In un’ottica più ampia, prevediamo inoltre la creazione di specifiche divisioni Inalpi, tra cui la Divisione Inalpi DOP all’interno della quale sarà coinvolto – per la sua esperienza e conoscenza – Bartolo Marenchino”, dichiara Ambrogio Invernizzi – Presidente Inalpi S.p.A.
Il progetto ha avuto il suo avvio nel luglio 2025 con la presentazione, da parte di Inalpi S.p.A., di un’offerta irrevocabile per l’acquisizione del Gruppo Marenchino - noto per la produzione di formaggi tipici piemontesi (Toma, Bra, Raschera, Tomini).
L’operazione rappresenta un intervento di potenziamento industriale, di valorizzazione del territorio e coinvolge una trentina di dipendenti diretti, assumendo così una duplice valenza nel preservare sia un’importante know-how, che valorizzare le competenze professionali dei lavoratori, in un settore fondamentale per l’economia locale.
L’acquisizione che, come detto, si inserisce all’interno di un piano industriale e un progetto volto al futuro, e assume valore strategico per il rafforzamento dell’offerta dei formaggi DOP piemontesi Toma, Bra, Raschera, consente la realizzazione di sinergie produttive e logistiche che ne ottimizzano i costi. Inoltre, sarà possibile ampliare la gamma delle referenze - dello specifico comparto - con altre specialità casearie di alta qualità e valore, rafforzando la posizione competitiva di Inalpi sul mercato nazionale ed internazionale.
Inalpi conferma, con questo progetto, la propria vocazione a una responsabilità sociale e territoriale proprie di quella imprenditoria attenta al proprio territorio, ma anche alla valorizzazione di prodotti di eccellenza casearia locale, che si inseriscono all’interno di una più ampia filiera agricola e zootecnica piemontese. Il percorso consentirà inoltre di preservare il presidio industriale e l’intero indotto economico locale.
L’acquisizione del Gruppo Marenchino rappresenta per Inalpi un’importante operazione di crescita strategica, che unisce visione industriale e responsabilità territoriale. Ristabilita la redditività dei rami di azienda acquisita e mantenuta la fiducia di clienti e stakeholder, l’integrazione nel gruppo acquirente, completata di sostenibilità produttiva, l’operazione può generare benefici duraturi sia per l’azienda sia per l’economia locale, rafforzando il legame tra innovazione, tradizione e sostenibilità.
“Il percorso che Inalpi sta compiendo in questi anni è volto a una crescita continua e progettata. Una scelta che anche i numeri confermano essere corretta: abbiamo chiuso il 2024 a oltre 300 milioni di fatturato e abbiamo una previsione, per il 2025, che ci fa ipotizzare di poter raggiungere circa 320 milioni di euro. In questo contesto e con la consapevolezza di poter rafforzare la nostra posizione, riteniamo nostro compito di imprenditori, metterci in gioco per rilanciare una storica realtà produttiva e valorizzare le comunità che intorno a essa vivono la propria quotidianità. Così come spesso abbiamo fatto nella nostra storia di azienda, creiamo continuità dando valore alle tradizioni locali”, conclude Ambrogio Invernizzi.