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Politica | 31 maggio 2017, 18:18

Elezioni amministrative 2017, Matteo Salvini a Chivasso

Il leader del Carroccio al candidato Doria: "Devi dire no a nuovi arrivi di immigrati"

Elezioni amministrative 2017, Matteo Salvini a Chivasso

Centinaia di persone, simpatizzanti del Carroccio ma anche diversi curiosi, ad attendere, oggi nel primo pomeriggio di mercoledì 31, l'arrivo a Chivasso di Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord. Un gruppo era ad attenderlo in piazza del Popolo, dove una berlina scura con a bordo il leader nazionale con un paio di guardie del corpo lo ha lasciato nelle mani degli esponenti locali leghisti, con il coordinatore Stafano Rodondi. Appena è sceso dall'auto è stato circondato dalla folla; selfie, foto di gruppo, autografi e qualche parola con alcuni chivassei. Poi foto di gruppo davanti al monumento ai bersaglieri all'imbocco di via Roma. Dopo circa un quarto d'ora il corteo al seguito di Salvini si è potuto muovere (erano attesi nella sede elettorale del candidato a sindaco Matteo Doria). Prima, però, un'altra tappa al bar Cristal, in via Torino, accompagnato dal capolista della Lega Gianluca Gavazza. Salvini si è dissetato con una Lemonsoda, quindi ancora foto con i titolari del bar ed altri chivassesi. Finalmente il corteo si è mosso verso la sede del comitato elettorale di Doria, durante il percorso Salvini ha scambiato battute e parole con altri sostenitori: "Vi mando un po' a Chivasso la Fornero", ha detto scherzando.

In piazza del Duomo Salvini ha incontrato i candidati delle varie liste e, soprattutto, all'interno della sede il candidato a sindaco Matteo Doria. Tra i due Matteo è scattata subito una certa empatia e, scesi in piazza dopo qualche altra foto ricordo, i due si sono fermati di fronte al Duomo per alcune parole al megafono: "In bocca al lupo al candidato a sindaco - ha  detto Salvini -. L'11 giugno, chi starà a casa, poi non si lamenti". Poi ha ricordato la recentissima legge regionale approvata in Lombardia, che prevede l'ingresso in graduatoria per l'assegnazione di case popolari soltanto a chi abbia almeno 10 anni di residenza sul territorio italiano. Poi ancora sulla Fornero: "Maledetta lei e maledetta la sua legge, quando saremo al governo sarà la prima cosa che aboliremo". Quindi un richiamo alla legge sulla legittima difesa e sull'immigrazione e la richiesta a Doria di dire "No" a nuove richieste di accoglienza. "Chivasso ha già dato - ha replicato il candidato a sindaco -, ora basta".

Infine, fianco a fianco, Doria e Salvini si sono avviati verso piazza d'Armi, a Palazzo Tesio, dove è stata firmata la Carta di Chivasso. Foto ricordo e, prima di risalire in auto, Matteo Salvini ha voluto stringere le mani e augurar loro buon lavoro al nutrito gruppo di poliziotti inviati dalla Questura, dislocati anche su piazza del Popolo, via Torino e piazza della Repubblica, per vigilare sulla visita chivassese. Prima di incamminarsi verso Borgomanero, dove l'attendevano incontri con altri candidati, Salvini ha voluto raccomandarsi con il candidato a sindaco: "Non mollare mai, casa per casa, via per via, negozio per negozio, rompi le p... al mondo"

Flavio Giuliano

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