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Sanità | 21 luglio 2018, 08:00

Digital Device e Prima Infanzia: indicazioni utili per i genitori

Cosa sappiamo esattamente sull’uso dei tablet nei primi anni di vita dei bambini?

Digital Device e Prima Infanzia: indicazioni utili per i genitori

Diversi studi si sono occupati di valutare rischi e benefici dell’uso dei digital device nella prima infanzia e alcune informazioni possono ormai essere considerate assodate.

Il loro utilizzo è stato associato più volte ad una condizione di iperstimolazione sensoriale.

In altre parole le caratteristiche di questi strumenti fanno sì che si generi uno stato di eccitazione fisiologica tale da rendere molto difficile per il bambino lasciarsi andare nel sonno, allentando lo stato attentivo, l’energia o la tensione che normalmente accumula durante le attività diurne. Dare il tablet la sera equivale quindi ad inviare un messaggio contradditorio che per il corpo e la mente del bambino è molto difficile da codificare e gestire, ma con cui spesso ci si ritrova a fare i conti in diversi momenti della notte o del giorno seguente. Non è raro infatti che i genitori riscontrino nel proprio figlio un sonno disturbato, incubi notturni, fatica nello svegliarsi al mattino, una maggiore irritabilità e una generale difficoltà nel riuscire a calmarsi in momenti di stress.

Un altro contesto in cui l’utilizzo di smartphone e tablet è da evitare è il momento del pasto. Infatti, il bambino continuamente distratto da questi stimoli mentre mangia è un bambino che non si connette con il proprio senso di fame o sazietà, ma che piuttosto “accondiscende” quasi meccanicamente a quello che succede, assecondando quello che di fatto avviene al di fuori della sua attenzione. Mangiare in queste condizioni, anche se in alcuni casi può risultare l’unica strada percorribile per i genitori, implica inevitabilmente una fatica aggiuntiva per il bimbo che non saprà riconoscere facilmente il momento in cui vorrà mangiare da quello in cui vorrà smettere di farlo. La continua distrazione proposto dal tablet - rispetto a quello che succede a tavola o al momento della pappa - conduce il piccolo verso la difficoltà nell’acquisire quelle strategie che gli consentirebbero sia di comunicare i propri bisogni sia di potervi rispondere in modo autonomo ed efficace.


Perché si parla così tanto dell’uso dei digital device nella prima infanzia?

Perché riguarda una fetta ampissima della popolazione mondiale. Per fare un esempio, ad oggi siamo in grado di riportare alcuni dati epidemiologici: negli Stati Uniti infatti l’uso da parte dei bimbi nel primo anno di vita sembra verificarsi nel 92% dei casi, mentre nel secondo anno di vita questo utilizzo diventa quotidiano. In Italia, 8 bambini su 10 di età compresa tra i 3 e i 5 anni hanno accesso e sanno utilizzare in modo autonomo il cellulare dei genitori.

Questi dati raccontano uno spaccato delle famiglie di oggi, un nuovo linguaggio che entra a far parte della quotidianità e che appare indispensabile quanto più è in grado di consentire la gestione di momenti difficili, catturando l’attenzione dei bambini e assorbendoli in un mondo che - se da una parte fornisce loro nuove abilità - dall’altra li sottrae allo scambio, alla relazione, all’incontro con l’altro.

Non necessariamente, però, l’uso delle nuove tecnologie digitali deve essere demonizzato. Sicuramente la continua novità e la velocità con cui questa si mostra sul mercato solleva molti dubbi e – come spesso accade di fronte a ciò che non conosciamo o che facciamo fatica a capire – tendiamo a preoccuparci o spaventarci, prima di aver del tutto compreso limiti e potenzialità dello strumento.


Cosa può fare quindi un genitore?

Approfondire e adottare le linee guida riportate dagli esperti a livello internazionale e consolidate in questi giorni dalla Società Italiana di Pediatria (Bozzola et al., 2018 Italian Journal of Pediatrics) che ricordano che in media stat virtus: si all’utilizzo, ma non indiscriminato. Tablet e smartphone possono essere proposti, ma in modo adeguato in funzione di età, modalità e contenuti.


Quali in sintesi le raccomandazioni fondamentali per tutelare e promuovere la salute del bambino?

  1. Attenzione alla durata in funzione dell’età:

  • No a smartphone e tablet prima dei 2 anni, durante i pasti e prima di andare a dormire;

  • Nella fascia di età successiva – tra i 2 ei 5 anni – l’uso dovrebbe essere limitato ad un’ora al giorno;

  • L’utilizzo fino ad un massimo di due ore al giorno può essere considerato per i bambini tra i 5 e gli 8 anni.


  1. Attenzione al modo con cui si utilizzano:

  • No a contenuti violenti di qualsiasi tipo e forma;

  • No all’utilizzo dello smartphone/tablet come strumento per ristabilire la calma;

  • Si invece alla selezione di App di qualità da usare assieme, genitori e figli.



dott.ssa Gaia de Campora, PhD

www.gaiadecampora.com


Psicologa e Consulente per la famiglia

Professore a Contratto, Università di Torino

Prenatal Tutor e Operatore di Training Autogeno

Responsabile Sezione ANEP di Torino, The Family Club






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