Dopo l'arancione delle 7 "madamin", piazza Castello sabato 2 febbraio si riempie di rosa e azzurro per il Regina Margherita e il Sant'Anna. A lanciare il flash mob in difesa dei due ospedali è il gruppo regionale del M5S: l'appuntamento è fissato alle 15 davanti al Palazzo della Regione "per protestare contro il taglio dei posti letto previsto nel progetto della nuova Città della Salute".
"Verranno chiusi - spiega il consigliere regionale Giorgio Bertola - il Sant'Anna, il Regina Margherita, le Molinette e declassato il Cto". "Chiamparino - aggiunge - riduce i letti da 2.300 a 1.400". Un taglio contro cui il M5S si oppone, rilanciando al contrario la proposta di aumentare almeno a 1.821 i posti in tutto il Parco della Salute, riducendo al contempo l'investimento dei privati.
"Oggi - ha spiegato il consigliere regionale Davide Bono - abbiamo un partenariato pubblico privato di 437 milioni di euro, di cui 131 milioni di investimenti pubblici (30%) e 305 milioni privati (70%)". "L'ultima programmazione sanitaria regionale - prosegue l'esponente pentastellato - fissa a 1.821 la quota dei letti: servirebbero 80 milioni di euro per coprire i 331 mancanti". La proposta del M5S prevede di aumentare la quota del pubblico, arrivando a 221 milioni, pari al 41%.
"Questi fondi - spiegano i pentastellati - sono sicuramente disponibili nel bilancio regionale oppure possono essere richiesti al Governo che recentemente ha aumentato il Fondo Nazionale per l'edilizia sanitaria di 4 miliardi di euro". "Raccogliendo le richieste delle associazioni, sindacati e operatori - aggiunge Bono - pensiamo che nel nuovo Parco della Salute ci debbano essere policlinici specialistici per la pediatria, ortopedia,..."