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Politica | 31 gennaio 2019, 18:50

Allarme del Comune di Torino: "A rischio l'assistenza domiciliare per 10mila bambini, disabili e anziani: la Regione proroghi il finanziamento". Ed è polemica

A lanciare l'allarme l'assessore al Welfare Sonia Schellino, che ha scritto una lettera agli omologhi regionali al Sociale e Sanità Augusto Ferrari e Antonio Saitta. I quali hanno risposto con una nota ("nessun interruzione del servizio"), criticando i toni usati dall'esponente pentastellato

Allarme del Comune di Torino: "A rischio l'assistenza domiciliare per 10mila bambini, disabili e anziani: la Regione proroghi il finanziamento". Ed è polemica

Assistenza domiciliare a rischio interruzione per 10mila persone, seguite dal Comune di Torino, appartenenti alle fasce deboli. A lanciare l'allarme è l'assessore al Welfare Sonia Schellino, che ha scritto una lettera agli omologhi regionali al Sociale e Sanità Augusto Ferrari e Antonio Saitta.

"La Regione Piemonte - spiega Schellino - ha autorizzato per soli cinque mesi, fino al prossimo 30 giugno, la proroga relativa al finanziamento di tutti i servizi socio-sanitari per minori, persone con disabilità e anziani non autosufficienti, oggetto di accordi tra Città di Torino e Azienda Sanitaria".

Una data che coincide con la fine della giunta Chiamparino e l'insediamento del nuovo esecutivo a Palazzo Lascaris, ma che pone "il rischio di interruzione di servizi essenziali, come quelli socio sanitari per minori e persone con  disabilità che riguardano oltre 3mila persone, tra cui 740 minori con disabilità grave che beneficiano di interventi educativi riabilitativi, frequentano centri diurni o sono inseriti in servizi residenziali quali, ad esempio, gruppi appartamento e comunità alloggio".

"Oltre a questi, - aggiunge l'assessore comunale al Welfare - dopo il 30 giugno potrebbero non essere assicurati quelli per le persone non autosufficienti, soprattutto anziane, che beneficiano di interventi presso la propria abitazione, per i quali la continuità dei servizi è fondamentale per l’assistenza e qualità di vita”. 

Una scadenza così ravvicinata, ha evidenziato Schellino nella lettera inviata a Saitta e Ferrari "non solo mette a rischio la continuità delle cure per  le oltre 10mila persone che attualmente beneficiano degli interventi, ma anche l’attivazione di nuove prestazioni per le persone che ne avranno bisogno nei prossimi mesi. Inoltre – ha scritto l’assessora - questa incertezza affatica pesantemente l’intero sistema di erogazione, costituito da molti soggetti fornitori pubblici e privati, con gravi ripercussioni sui livelli prestazionali ed occupazionali”.

“Non esiste alcun rischio di interruzione per le cure a favore delle persone non autosufficienti. Come è avvenuto per tutti gli anni passati, la Regione Piemonte continuerà a garantire anche per il 2019 l’erogazione delle risorse”. Lo precisano gli assessori regionali alla Sanità Antonio Saitta e alle Politiche sociali Augusto Ferrari in merito alle polemiche sui fondi per l'assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti.

"Come dovrebbe ben sapere l’assessore Schellino – spiegano Saitta e Ferrari - la conferma degli assegni di cura per le persone non autosufficienti è un impegno personale degli assessori competenti che autorizzano in via straordinaria i direttori delle Asl ad utilizzare fondi propri, in attesa che il Governo emani il decreto relativo all’erogazione del Fondo per le non autosufficienze".

"Come è avvenuto ogni anno dall’inizio del nostro mandato, nei giorni scorsi abbiamo provveduto a garantire la continuità degli assegni anche per il 2019. La motivazione della scadenza al 30 giugno è dovuta semplicemente all’imminente scadenza del mandato regionale: trattandosi di impegno personale assunto dagli assessori, non è ovviamente possibile prorogarlo oltre la fine della legislatura. Sarà cura della prossima Giunta, che entrerà in carica a giugno, formalizzare la continuità dell’erogazione".

"Spiace tuttavia constatare come un assessore comunale affronti un tema così delicato con tale superficialità e con toni strumentali e propagandistici".

Cinzia Gatti

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