I cibi stranieri importati in Italia hanno provocato quasi un allarme alimentare al giorno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf) in occasione delle elezioni europee che rappresentano una occasione per porre il tema della sicurezza alimentare e della trasparenza dell’informazione ai consumatori in cima all’agenda politica. Sul totale dei 398 allarmi che si sono verificati in Italia nel 2018 solo 70 (17%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 194 provenivano da altri Paesi dell’Unione europea (49%) e 134 da Paesi extracomunitari (34%). In altre parole oltre quattro prodotti su cinque pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero (83%).
“Un’attenzione particolare su questa tematica deve essere posta in occasione delle imminenti elezioni europee - fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Dalle nocciole turche alle agevolazioni dell’Ue a far entrare in Europa il riso dal Vietnam, prodotti ottenuti, oltretutto, attraverso lo sfruttamento del lavoro minorile: è ora di dire basta all’importazione di alimenti extracomunitari che sono 4 volte più pericolosi di quelli comunitari e 12 volte di quelli Made in Italy poiché, spesso, non rispettano la normativa per i pericoli alla salute e l’utilizzo di sostanze chimiche dannose per l’ambiente. Questo accade anche grazie alla regia e alle norme sancite dagli accordi bilaterali o multilaterali di libero scambio. Nei confronti, quindi, delle emergenze alimentari, l’indicazione di origine in etichetta è fondamentale per intervenire rapidamente, circoscrivere l’allarme e contrastare le psicosi con effetti drammatici sul sistema economico e occupazionale – concludono Moncalvo e Rivarossa -. Rispetto ad altri Paesi siamo, grazie al pressing della nostra Organizzazione, all'avanguardia in Europa per la trasparenza delle informazioni sulle etichette degli alimenti, ma questo primato rischia di essere cancellato dall’entrata in vigore nell’aprile 2020 delle norme europee fortemente ingannevoli per i consumatori”.
Proprio a tutela delle produzioni Made in Italy, Coldiretti ha promosso, insieme ad altre nove organizzazioni, l’Iniziativa Europea dei Cittadini EatORIGINal – Unmask your food al fine di estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.
E’ possibile firmare la petizione in tutti gli uffici Coldiretti sul territorio piemontese, presso i mercati di Campagna Amica e sul sito www.eatoriginal.eu