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Economia e lavoro | 01 luglio 2025, 14:20

Stellantis, Landini a Torino: "Filosa? Non lo conosco, ma non abbiamo pregiudizi. Ora però il Governo ci convochi"

Il leader della Cgil oggi ospite a Torino per partecipare all'assemblea generale piemontese: "Serve una discussione seria che finora non è mai stata fatta"

Maurizio Landini ospite a Torino

Maurizio Landini ospite a Torino

Sul nuovo ceo di Stellantis non abbiamo pregiudiziali, non lo conosco e non esprimo giudizi sulla persona". Queste le parole usate da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, riferendosi ad Antonio Filosa. Le ha pronunciate proprio da Torino, dove è stato ospite dell'assemblea generale di Cgil Piemonte. E sottolinea "Per noi quello che è necessario è che Palazzo Ghigi convochi azienda e sindacato e si apra una discussione seria, che fin ora non è stata fatta, sul futuro del sistema industriale dell’ automotive nel Paese". 

Tornati agli anni Cinquanta
Sul tavolo, ancora una volta, gli ammortizzatori sociali che non accennano a diminuire. "Al di là delle chiacchiere, la questione vera è che sta aumentando la cassa integrazione e continuiamo a essere un Paese che ha una potenzialità per produrre da 1 milione e mezzo a 2 milioni di veicoli, ma siamo tornati agli anni 50 - ha aggiunto -: nuovi prodotti non ci sono, non vediamo una politica di sistema neppure per la componentistica che sta pagando un prezzo pesante. E’, dunque, il momento di scelte molto precise”.

Referendum, ripartire dai 13 milioni di voti
E anche a qualche settimana di distanza, non si placa l'eco dei referendum andati a vuoto: “Dobbiamo ripartire dai 13 milioni di sì che chiedono un cambiamento ed in particolare della maggioranza delle nuove generazioni che sono andate a votare per cambiare le leggi balorde sulla precarietà e per estendere i diritti di cittadinanza. La fascia di età tra i 18 e i 34 anni che l'unica in cui sia stato raggiunto il quorum e questo e’ un elemento molto importante per quello che ci riguarda come sindacato”, ha detto ancora Landini.

"Tornare a parlare nei luoghi di lavoro"
Per dare continuità alla nostra azione è fondamentale capire come tornare a parlare con le persone nei luoghi di lavoro, dobbiamo aprire vertenze territoriali - ha aggiunto - questa esperienza ci deve portare portare anche a cambiare il nostro modo di fare sindacato. Per questo nelle prossime settimane dobbiamo riaprire un confronto a 360° con Confindustria per il rinnovo de i contratti e con il Governo perche’ le scelte che sta facendo sul piano economico e sociale, vanno nella direzione opposta a quello che ci sarebbe bisogno”.

E ha concluso: “Siamo un Paese in cui stanno aumentando i profitti e calando i salari e non stanno rilanciando gli investimenti né pubblici né privati mentre l’uno a cosa che si sente è che dovrebbe aumentare nei prossimi anni la spesa per le armi. C’è invece bisogno di investire sulla Sanità, sulla scuola e per rilanciare per davvero il sistema industriale che oggi a partire dalla siderurgia, dall’auto, dall’elettrodomestico e dalle telecomunicazioni sta pagando ritardi molto pesanti”.

Massimiliano Sciullo

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