/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 30 maggio 2019, 18:36

Darwin applicato alla carta: "Per non estinguersi, deve imparare ad adattarsi. Come in Piemonte". E dalle riviste si passa al packaging

I vertici di Assocarta si sono ritrovati oggi a Torino: "Pesiamo per il 13% della produzione nazionale, ma la carta grafica lascia sempre più spazio a quella da imballaggio". E ne beneficia anche l'ambiente, nella sfida con la plastica. La Burgo di Verzuolo l'esempio da seguire

Darwin applicato alla carta: "Per non estinguersi, deve imparare ad adattarsi. Come in Piemonte". E dalle riviste si passa al packaging

La carta si ribella all'estinzione, ma per resistere deve adattarsi. In pratica, la teoria di Darwin applicata a uno dei settori più storici dell'economia - ma anche della cultura - dell'uomo. Ne hanno discusso questa mattina all'Unione industriale di Torino i vertici locali e nazionali di Assocarta, un mondo che deve fare sempre più i conti con la digitalizzazione, ma anche con il tema dello sfruttamento delle risorse naturali, del riciclo (e dunque di economia circolare), ma che punta a ritagliarsi spazi nuovi e invitanti soprattutto in un contesto globale che ha dichiarato guerra alla plastica.

"Il Piemonte vale il 13% della produzione complessiva in Italia, ma sta attraversando un periodo in cui è fondamentale pensare a come evolversi:  La diminuzione è evidente di anno in anno e difficilmente reversibile, visto che coinvolge anche Usa e Oriente, ma tocca con forza soprattutto la carta patinata - dice il presidente nazionale di Girolamo Marchi,  presidente nazionale Assocarta -. In questo filone si inserisce il grosso progetto si riconversione che si sta verificando con la Burgo, a Verzuolo, che dalle carte grafiche per riviste si sta orientando verso imballaggio e packaging. Un cambiamento che riguarda il prodotto, ma anche la materia prima, che da vergine passa alla a carta riciclata". "Lo stabilimento - prosegue Marchi - dà lavoro a 4-500 persone e a regime sarà l'unità produttiva più grande in Europa nel settore".

Margini di crescita, in questo senso, ci sono. E pure interessanti. "Per ora sul packaging esportiamo materia prima, ma importiamo ancora i prodotti - dice il presidente nazionale Assocarta -. Quindi una svolta in questo senso potrebbe renderci autonomi. Oltre a sviluppare il concetto di economia circolare". E per il futuro, dove si va? "Allo studio ci sono varie soluzioni, ma il messaggio generale è che bisogna reinventare il settore, sia in termini di materia prima che di prodotto. Magari abbinando carta a materiali plastici compostabili che creino sempre meno rifiuti negativi. Servono però ricerca e innovazione su bioplastiche e non solo".

In Piemonte si recupera circa il 70% della carta che viene buttata via. "Ma si può andare ancora oltre. Però c'è da ragionare in maniera ancora più raffinata sulla raccolta differenziata. Bisogna comunicare con le persone, perché non tutto i Comuni comunicano".

Un peso importante, nella lotta per la sopravvivenza della carta, l'avrà sicuramente il recente (e giustificato) ostracismo nei confronti della plastica monouso. "La carta è la soluzione più importante in un momento in cui si vuole eliminare la plastica. E noi non tagliamo alberi, ma impiantiamo le foreste, come fosse una coltivazione: gli obblighi di piantumazione sono superiori a quelli di abbattimento. Un rapporto superiore a quello di uno a uno", assicura Daniele Borlatto, presidente dell'Associazione Cartai presso l'Unione Industriale di Torino. "In Piemonte produciamo 1 milione di tonnellate di carta, al terzo posto dopo Toscana e Veneto. E ricicliamo 400mila tonnellate di carta in un anno. Ma il potenziale è sufficiente ad arrivare a un milione di tonnellate. Gli occupati sono circa 2000 in tutta la regione e siamo specializzati più sul packaging che sulla carta grafica".

Carta grafica che "sembra indirizzata al declino, ma in realtà sul fronte education c'è un dato di crescita. Amazon vede aumentare la vendita di libri tradizionali, mentre gli ebook restano stabili. Soffre la carta per riviste e giornali. Ma c'è possibilità di convivenza tra carta e online, se la carta saprà orientarsi verso packaging e imballaggi, proprio per prendere il posto della plastica messa ormai al bando".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium