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Attualità | 26 agosto 2019, 17:35

Torre Pellice: “È stato un anno orribile, ma migliaia di vite umane sono state salvate”

A margine del Sinodo valdese rinsaldata l’amicizia e la collaborazione tra il progetto Mediterranean Hope e le Ong come Sea-Watch e Open Arms

Torre Pellice: “È stato un anno orribile, ma migliaia di vite umane sono state salvate”

“È stato un anno orribile, ma migliaia di vite umane sono state salvate”. Parola di Paolo Naso, coordinatore del progetto Mediterranean Hope, che ha ribadito l’intenzione di continuare a operare per salvare la vita ai migranti, che sfidano il mare per sbarcare in Occidente. Lo stesso impegno ribadito dalle Ong (Organizzazioni non governative) Sea-Watch e Open Arms, ospiti dell’incontro ‘Invece un samaritano lo vide e ne ebbe compassione’, che si è tenuto oggi a Torre Pellice, a margine del Sinodo valdese che si è aperto ieri.

Mediterranean Hope è un progetto della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), che si occupa di aiutare i migranti ed evitare che delle vite si spengano in mare. Molto attivo a Lampedusa, in questi anni ha stretto rapporti di collaborazione con Ong come Sea-Watch e Open Arms, che hanno raccontato la loro esperienza a Torre Pellice.

“Nell’ultimo anno i diritti umani sono stati stracciati e ci hanno detto di tutto, siamo diventati ‘vice-scafisti’, ‘taxisti del mare’, ‘aiutanti dei trafficanti di uomini’ – è il quadro tratteggiato da Naso –. Ma noi siamo andati avanti lo stesso: nuovi corridoi umanitari sono stati aperti e migliaia di vite umane sono state salvate”.

Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch ha ribadito l’importanza del sostegno di Mediterranean Hope e della Chiesa valdese: “Da dicembre 2018 abbiamo formalizzato un’amicizia e il supporto simbolico e politico dei valdesi è stato indispensabile, perché ha fatto cadere i falsi argomenti del Governo”. Linardi ha ribadito come “la nostra non è un’azione eroica o di provocazione, ma di responsabilità perché ci sono persone lasciate in balia delle onde e bisogna salvarle”.

La stretta del Ministro Matteo Salvini ha messo in seria difficoltà le Ong: “Siamo più in terra, che in mare e in cielo, e per noi non è facile – prosegue Linardi –. La nostra nave è sotto sequestro e i nostri aerei non possono volare per monitorare il mare”. L’intenzione della Ong tedesca, comunque, è di non mollare: “In questo periodo abbiamo incontrato molte persone e vogliamo raccontare cosa succede davvero”.

A Linardi fa eco Riccardo Gatti, capomissione di Open Arms, di recente al centro delle cronache, per i suoi 19 giorni in mare. Gatti non ha potuto essere a Torre Pellice, ma ha mandato un videomessaggio dove ha raccontato questi giorni a largo di Lampedusa e sottolineato l’aiuto di Mediterranean Hope: “Senza il loro sostegno non avremmo potuto assistere i 163 migranti che avevamo accolto a bordo, perché non sapevamo dove reperire il cibo, come portare i soccorsi da terra e così via”.

Durante l’incontro, il reverendo Randy Mayer della Ucc (Chiesa unita di Cristo) ha raccontato la sua esperienza di assistenza al confine tra Usa e Messico e puntato il dito contro 25 anni di politiche statunitensi che hanno criminalizzato l’immigrazione e l’accoglienza. Mentre Naso ha precisato come non si desideri un Governo amico: “Nessun Governo lo è. A testa alta faremo con il nuovo quello che abbiamo fatto con il vecchio, rispondendo colpo su colpo. Noi ci aspettiamo solo un Governo che, sulla base della Costituzione, consenta a donne e uomini liberi di fare la loro parte”.

Il Sinodo proseguirà sino a venerdì, quando verrà nominato il nuovo moderatore della Tavola valdese: sarà una donna a sostituire Eugenio Bernardini.

Stasera, invece, alle 20,45, al Tempio di via Beckwith si terrà un incontro aperto a tutti dal titolo ‘Diritto, diritti, verità, democrazia’ con gli interventi di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Maria Grazia Mazzola, giornalista, Marco Bouchard, magistrato, modera e introduce la serata Ilaria Valenzi, avvocata e responsabile legale della Fcei.

Marco Bertello

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