“È stato un anno orribile, ma migliaia di vite umane sono state salvate”. Parola di Paolo Naso, coordinatore del progetto Mediterranean Hope, che ha ribadito l’intenzione di continuare a operare per salvare la vita ai migranti, che sfidano il mare per sbarcare in Occidente. Lo stesso impegno ribadito dalle Ong (Organizzazioni non governative) Sea-Watch e Open Arms, ospiti dell’incontro ‘Invece un samaritano lo vide e ne ebbe compassione’, che si è tenuto oggi a Torre Pellice, a margine del Sinodo valdese che si è aperto ieri.
Mediterranean Hope è un progetto della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), che si occupa di aiutare i migranti ed evitare che delle vite si spengano in mare. Molto attivo a Lampedusa, in questi anni ha stretto rapporti di collaborazione con Ong come Sea-Watch e Open Arms, che hanno raccontato la loro esperienza a Torre Pellice.
“Nell’ultimo anno i diritti umani sono stati stracciati e ci hanno detto di tutto, siamo diventati ‘vice-scafisti’, ‘taxisti del mare’, ‘aiutanti dei trafficanti di uomini’ – è il quadro tratteggiato da Naso –. Ma noi siamo andati avanti lo stesso: nuovi corridoi umanitari sono stati aperti e migliaia di vite umane sono state salvate”.
Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch ha ribadito l’importanza del sostegno di Mediterranean Hope e della Chiesa valdese: “Da dicembre 2018 abbiamo formalizzato un’amicizia e il supporto simbolico e politico dei valdesi è stato indispensabile, perché ha fatto cadere i falsi argomenti del Governo”. Linardi ha ribadito come “la nostra non è un’azione eroica o di provocazione, ma di responsabilità perché ci sono persone lasciate in balia delle onde e bisogna salvarle”.
La stretta del Ministro Matteo Salvini ha messo in seria difficoltà le Ong: “Siamo più in terra, che in mare e in cielo, e per noi non è facile – prosegue Linardi –. La nostra nave è sotto sequestro e i nostri aerei non possono volare per monitorare il mare”. L’intenzione della Ong tedesca, comunque, è di non mollare: “In questo periodo abbiamo incontrato molte persone e vogliamo raccontare cosa succede davvero”.
A Linardi fa eco Riccardo Gatti, capomissione di Open Arms, di recente al centro delle cronache, per i suoi 19 giorni in mare. Gatti non ha potuto essere a Torre Pellice, ma ha mandato un videomessaggio dove ha raccontato questi giorni a largo di Lampedusa e sottolineato l’aiuto di Mediterranean Hope: “Senza il loro sostegno non avremmo potuto assistere i 163 migranti che avevamo accolto a bordo, perché non sapevamo dove reperire il cibo, come portare i soccorsi da terra e così via”.
Durante l’incontro, il reverendo Randy Mayer della Ucc (Chiesa unita di Cristo) ha raccontato la sua esperienza di assistenza al confine tra Usa e Messico e puntato il dito contro 25 anni di politiche statunitensi che hanno criminalizzato l’immigrazione e l’accoglienza. Mentre Naso ha precisato come non si desideri un Governo amico: “Nessun Governo lo è. A testa alta faremo con il nuovo quello che abbiamo fatto con il vecchio, rispondendo colpo su colpo. Noi ci aspettiamo solo un Governo che, sulla base della Costituzione, consenta a donne e uomini liberi di fare la loro parte”.
Il Sinodo proseguirà sino a venerdì, quando verrà nominato il nuovo moderatore della Tavola valdese: sarà una donna a sostituire Eugenio Bernardini.
Stasera, invece, alle 20,45, al Tempio di via Beckwith si terrà un incontro aperto a tutti dal titolo ‘Diritto, diritti, verità, democrazia’ con gli interventi di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Maria Grazia Mazzola, giornalista, Marco Bouchard, magistrato, modera e introduce la serata Ilaria Valenzi, avvocata e responsabile legale della Fcei.