"E' successo tutto per caso, in modo molto naturale e inaspettato. Ancora non ci credo". Così Ivana Nikolic, ballerina di origini serbo-bosniache, arrivata in Italia nel 1994, quando aveva circa tre anni, commenta emozionata la sua nomina a Membro del Consiglio Internazionale della Danza, organo dell'UNESCO fondato nel 1973.
Da tempo il suo è un nome noto nel mondo dello spettacolo e delle performance "di strada", oltre che del sociale, a Torino. Attivista, coreografa e insegnante professionista, dal 2011 a oggi, tra le altre cose, ha tenuto alla Casa nel Parco di Mirafiori Sud diversi corsi di danza gitana, portando la tradizione dei Balcani nel cuore delle periferie. E motivando, soprattutto, tante ragazze come lei ad abbatter ogni muro divisore per conoscere da vicino la storia di un popolo rinato dopo anni di guerra devastanti. Moltissimi gli spettacoli che l'hanno vista protagonista, tra cui "Non chiamateci zingare", di cui ha curato la regia, messo in scena alla Cavallerizza Irreale lo scorso luglio.
La comunicazione dall'UNESCO è arrivata dopo la proposta di un altro membro del CID, che da tempo segue i progetti di Ivana in giro per l'Italia e l'Europa. Determinante è stata la diffusione del documentario "OpreRoma!", di Paolo Bonfanti, che racconta origini, storia, usi e costumi del popolo Rom, conditi dall'esperienza diretta di alcuni testimoni rappresentativi - tra cui Ivana e suo fratello Rasid, meglio conosciuto a Torino come The Gipsy Marionettist.
"Chi mi ha seguita fin qui - spiega lei - mi definisce una partigiana, nel senso che con la mia danza faccio resistenza. Un tale riconoscimento a livello internazionale è traguardo importante, soprattutto perché tutela e valorizza la cultura rom come patrimonio di tutti".
Ora il primo appuntamento ufficiale sarà il meeting del CID a Parigi, a dicembre. Ma prima Ivana vuole festeggiare a modo suo: "Per fine settembre sto organizzando una grande festa alla Casa nel Parco di Mirafiori, che mi ha accolta e ospitato per tanto tempo". Ovviamente, al ritmo delle sonorità gipsy.