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Economia e lavoro | 09 settembre 2019, 13:20

Area di crisi complessa, presto una task force per presentare i progetti al nuovo Governo

Soddisfatto il mondo economico, Gallina (Unione Industriale): "Automotive, aerospazio, ma anche sostenibilità e attrattività del territorio: servono idee chiare e condivise per non disperdere risorse". Alberto (Api Torino): "Prospettiva dai confini ampi, impariamo dalle altre regioni"

Area di crisi complessa, presto una task force per presentare i progetti al nuovo Governo

Nelle ore in cui il premier Giuseppe Conte teneva il suo discorso per chiedere la fiducia al Parlamento, Torino non stava ferma.

Si è tenuto infatti secondo programma, questa mattina, il nuovo incontro tra le parti per parlare di Area di Crisi complessa. Proprio uno dei temi che si temeva potesse subire una brusca frenata con la crisi di governo e che invece sembrerebbe procedere senza intoppi.

Istituzioni politiche, rappresentanti delle imprese, sindacati, Politecnico e Università: c'erano tutti al vertice che ha permesso ancora una volta di confrontare le diverse sensibilità e segnare già un punto in agenda: "nei prossimi giorni ci ritroveremo per dare vita a una task force che proceda alla presentazione dei progetti al nuovo Governo: servono comunione e condivisione di intenti per trovare soluzioni efficaci sugli strumenti per i quali chiediamo finanziamenti e, al tempo stesso, per ottimizzare le risorse senza disperderle in troppi rivoli", spiega Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino.

Tra le opzioni più rilevanti che (anche) l'Unione Industriale ha voluto ribadire, ci sono il "Manufacturing Technology Competence Center" (con la sua area specializzata in aerospazio che invece di Tne troverà casa in corso Marche), ma non solo. "Bisogna puntare con forza sulle tecnologie innovative, ma anche sul capitale umano - prosegue Gallina - e poi, insieme ad automotive e aerospazio, vogliamo concentrarci sul biomedicale, con il futuro Parco della Salute che dovrà essere anche un centro di attrazione per gli investimenti delle aziende. Servono effetti moltiplicatori efficaci, che permettano a ogni euro investito di generarne altri, a tutto beneficio del territorio".

Un altro aspetto interessante è quello legato all'urbanistica. "Che deve fare da volano anche per l'edilizia, settore fermo da troppo tempo. E poi sostenibilità e occupazione: nei primi tempi, sarà necessario stare vicino alle aziende più in difficoltà".

Soddisfatto anche Corrado Alberto, presidente di Api Torino che rileva come ci sia "una prospettiva, direi una strategia, che pone un obiettivo che va anche oltre i confini dell'Area di crisi, cercando di mettere davvero a sistema tutte le risorse e le forze presenti sul territorio. Penso per esempio al ruolo fondamentale dei due atenei". "C'è la volontà, ci sono le risorse e quindi se tutti noi faremo al meglio ciò che è possibile potremo anche ottenere dei risultati".

Il cambio di governo, agli occhi delle pmi torinesi, non dovrebbe rallentare il processo: "Le strutture ministeriali restano più o meno le stesse che hanno avviato il percorso - dice Corrado Alberto - e magari anche la presenza di Paola Pisano, nel suo nuovo ruolo di ministro, potrebbe facilitare dialogo e conoscenze, visto che lei arriva proprio da Torino e vista la sua competenza nel campo dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico". "Speriamo - conclude - di saper fare squadra, superando divisioni e differenze, prendendo esempio da aree che già operano così come la Lombardia, il Veneto o l'Emilia Romagna".

 

Infine, i politici. "Mi aspettavo concretezza e la risposta da parte degli attori presenti al tavolo è stata positiva – conferma l'assessore regionale Andrea Tronzano – la Regione Piemonte ha proposto alcune linee politiche che si basano su 4 concetti chiave: fare sistema, agire sul capitale umano, responsabilizzare attraverso la progettualità, scaricare sulla produzione il grande lavoro svolto con ricerca e sviluppo. In questo contesto bene si inserisce il Manifacturing Center che, insieme al Competence, costituisce una delle basi da cui partire per il dialogo con il Ministero. L'obiettivo è uno solo: creare occupazione, sostenendo le imprese, riportando così la Regione Piemonte a risalire nella classifica del PIL italiano. Pur nella consapevolezza che i settori automotive e aerospaziale sono determinanti, riteniamo imprescindibile riconoscere il giusto valore anche ad altri cluster quali, ad esempio, l'edilizia, il biomedicale, l'economia circolare, l'agricoltura e la gestione dei rifiuti".

"Siamo molto soddisfatti che ci sia condivisione di intenti per il bene di Torino - ribadisce l'assessore comunale Alberto Sacco – la Città ha voluto fortemente questo riconoscimento proprio perchè consapevole della grande opportunatà che rappresenta per il nostro Asset imprenditoriale. Sono in continuo contatto con il Mise che, come sempre, è disponibile ad ascoltare le proposte che, come il Manifacturing Center, rappresentano la concretezza di tutti gli attori del territorio".

 

Massimiliano Sciullo

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