“Oggi i lavoratori della Ca.Nova manifestano sotto il palazzo della Regione in piazza Castello, perché trattati come dipendenti di serie B. Pur essendo sotto Gtt al 100% non hanno gli stessi diritti”, dichiara l’assessore regionale Roberto Rosso, a cui il sindacato Faisa Cisal si è rivolto per far ascoltare le ragioni della protesta.
Infatti, come riferiscono i promotori della manifestazione, "i dipendenti Ca.Nova sono esclusi dagli accordi integrativi aziendali, non percepiscono, a differenza dei lavoratori Gtt l’indennità di presenza. Hanno gli stessi doveri, ma non gli stessi diritti”. Ca.Nova si occupa del trasporto pubblico a Moncalieri, delle tratte suburbane che collegano alcuni comuni della cintura a Torino e delle linee che servono la collina; da luglio la società fa capo per il 100% a Gtt.
“Il trasporto pubblico gestito da Ca.Nova – aggiunge Rosso - non è meno importante di quello di cui si occupa Gtt e i dipendenti devono avere le stesse condizioni lavorative e gli stessi diritti. Non certo di essere trattati come se fossero ‘figli di un dio minore’ perché operano su linee extraurbane. Parificare i contratti è doveroso da parte dell’azienda. Ne parlerò con l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, per trovare una strategia comune e mi metto a fianco di Ca.Nova confidando in una celere risposta da parte dell’amministratore delegato e da Gtt”.
Tra i motivi di malcontento in chi lavora nella società di trasporti Ca.Nova, ci sono anche i tempi di percorrenza delle tratte, considerati dal segretario Faisa Cisal, Davide Schirru, “irrealistici rispetto a quando ci si impiega lungo le strade”. Dunque gli orari comunicati al cittadino non sono corretti: “Se ci si si rimette alle tabelle, quando si arriva a un capolinea si è già in ritardo per la ripartenza”. Inoltre: “Si deve garantire la presenza di servizi igienici adeguati ai capolinea a disposizione degli autisti”.
Anche i mezzi di trasporto non sono idonei. “Gli autobus della Ca.Nova – spiega Schirru - devono essere dotati, come tutti gli altri pullman Gtt, di una cabina di guida con vetri di protezione. Non è un orpello inutile – aggiunge - ma una condizione necessaria per la sicurezza di tutti passeggeri, non solo dell’autista".
"Se qualcuno colpisse, anche inavvertitamente, il conducente, chi è al volante potrebbe perdere il controllo del veicolo mettendo a rischio l’incolumità di chi è a bordo”.