Un passo indietro, un ritorno al passato destinato (si spera) a migliorare la situazione. Il 4 novembre è una di quelle date da cerchiare in rosso nel calendario per i torinesi che si apprestano a richiedere la carta d’identità.
Per ammissione dell’assessore Rolando, infatti, a partire da lunedì prossimo non vi sarà più alcun obbligo di prenotazione per richiedere il documento d’identità, proprio come una volta. La notizia era nell’aria da tempo, ventilata prima da Paola Pisano, ora ministro per l’Innovazione del Governo Conte bis, e confermata da chi, oggi, ne ha ereditato le deleghe: Sergio Rolando. Gli sportelli di via della Consolata saranno tutti ad accesso libero, sia per i certificati che per le carte d’identità.
Dopo gli ultimi accertamenti l’assessore darà il via libera, ma se non sarà lunedì 4 (data che rimane comunque probabile), l’obbligo di prenotazione cadrà da mercoledì 6. Insomma, una questione di giorni.
Chi pensa che l’addio all’iter della prenotazione possa scatenare il caos, può consolarsi con il fatto che il personale agli sportelli è stato leggermente aumentato in termini numerici. L’entrata in funzione della nuova saletta smart, inoltre, potrebbe aiutare a smaltire le file.
In attesa di lunedì, il tema anagrafe rimane più che mai attuale a causa del cosiddetto “sportello vip”. Se la presenza di uno sportello “jolly” dedicato ai personaggi famosi come i calciatori di Juve e Toro o John Elkann è un fatto accertato sia dai pm che dal gip a seguito di un’inchiesta, è altrettanto vero che l’attuale Giunta non sembra voler prendere le distanze da questa abitudine consolidata e tutta torinese: quella di garantire una postazione “salta la fila” ai vip.
Il motivo? La gestione dell’ordine pubblico. L’indagine si è chiusa con un’archiviazione, i giudici hanno accertato come non sia stato commesso alcun illecito, ma secondo la consigliera Deborah Montalbano (demA) non vi è alcuna volontà politica da parte dell’assessore Rolando di prendere le distanze da questo comportamento condito da favoritismo: “Non ci si vuole dissociare dal sistema Torino. Così passa l’ennesimo, pessimo, messaggio per il cittadino”.
“Ho chiesto all’assessore di mandare una circolare ai dipendenti per dire no a questi favoritismi, ma il mio appello è caduto nel vuoto”, spiega Montalbano. Per questo motivo, nelle prossime settimane, verrà convocata una commissione d’inchiesta a Palazzo Civico per fare luce su questa prassi consolidata dello sportello vip.