"Presenterò un’interrogazione parlamentare per evitare a Torino il taglio dei treni ad alta velocità. Le rassicurazioni dell’azienda non ci bastano e non ci convincono. Dimenticanze e pasticci li lascino a casa di qualcun altro perché pure la scusa è inaccettabile. " ad annunciarlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, dopo le notizie riguardanti il possibile "taglio" delle corse dei treni FrecciaRossa, in partenza da Torino, con l'orario invernale di Trenitalia.
"La nostra città - attacca Montaruli - rischia di perdere gran parte dei collegamenti con Venezia, Bologna, Firenze e Milano. Una situazione inaccettabile che avrebbe pesanti ripercussioni sull'attrattività di Torino dal punto di vista turistico e imprenditoriale. Dopo il taglio dei voli sull'aeroporto di Caselle, dopo i tentativi di bloccare la TAV Torino-Lione, ora si aggiunge anche il colpo di mannaia sulle Frecce. Ne chiederò conto direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Torino non può morire di isolamento".
Anche Mino Giachino, fondatore del movimento "Sì Tav Sì Lavoro", si è unito alla protesta inviando una lettera direttamente al Ministro dei Trasporti: "Sarebbe un grave danno per Torino che purtroppo vive una fase di declino da oltre dieci anni", scrive. "Abbiamo già dovuto salvare noi la TAV con ben tre manifestazioni e una petizione che ha raggiunto 114.000 adesioni, ora non toglieteci i collegamenti vitali per molti professionisti con Milano e Roma".
"Questa decisione di Trenitalia sarebbe un boomerang per il nostro coraggio, che, come ha detto il presidente Cirio, ha fatto ciò che la politica non ha saputo fare".
"Ho accolto con sconcerto e amarezza la notizia secondo cui il nuovo orario invernale di Trenitalia comporterà una drastica riduzione dei collegamenti con la Città di Torino, che finirà per essere fortemente marginalizzata", dichiara il presidente dell'Unione Industriale Dario Gallina.
"Tale decisione ci colpisce profondamente. In primo luogo, poiché giunge a pochi mesi dai nostri sforzi di sistema volti a ottenere un’Italia sempre più connessa, a livello nazionale e internazionale, che hanno avuto il loro culmine nelle manifestazioni a favore della TAV".
"La nostra Città sta vivendo degli anni molto complessi e duri. Il mondo economico, quello culturale e tutta la società civile si stanno prodigando affinché Torino non diventi il capolinea d’Italia, bensì ne rimanga uno snodo importante, con quelle caratteristiche di frontiera di innovazione e sperimentazione che ne compongono il dna. Come abbiamo detto in molte occasioni, nulla di ciò potrà avvenire se Torino dovesse essere tagliata fuori da una parte importante dei collegamenti diretti con le altre principali Città italiane".
"Inoltre, tale notizia giunge proprio in un momento in cui tutti i modelli di business si stanno orientando verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale, che vede nel treno il mezzo di trasporto più efficace. Dunque, la scelta di diminuire le tratte ferroviarie, costringendo chi viaggia da e verso Torino a ricorrere a mezzi molto più impattanti, ci pare nuovamente inspiegabile".
"Tuttavia, da dichiarazioni di Trenitalia - che è una nostra azienda associata, con cui coltiviamo un rapporto di dialogo costruttivo - emerge anche come la situazione delle tratte non sia ancora del tutto definitiva. Proprio per questa ragione, abbiamo chiesto un incontro urgente ai vertici dell’azienda per poter affrontare la questione il prima possibile e discutere delle possibili soluzioni".
“L’ipotesi di pesanti tagli nei collegamenti ferroviari da Torino per Milano e per altri centri italiani è da respingere con grande decisione e fermezza. E’ evidente che la nostra città, così come il Piemonte, non possono essere posti a margine del sistema ferroviario nazionale. La Torino dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del turismo non può essere marginalizzata”.
Così CCIAA, API Torino, Ascom, CNA, Confartigianato Torino, Confesercenti, Unione Industriale commentano la notizia della possibilità di un drastico taglio dei collegamenti ferroviari che Trenitalia potrebbe operare con l’orario invernale in vigore del 15 dicembre prossimo.
Le associazioni aggiungono: “Quanto appreso non solo ci lascia basiti, ma ci colpisce tenendo conto della grande mobilitazione, anche a fianco delle ferrovie, che in questi mesi proprio il sistema delle imprese torinesi ha condotto in favore della realizzazione della linea Torino-Lione. Oltre a questo, è assurdo e inaccettabile pensare di ridurre le possibilità di trasporto su ferro, in un momento in cui più grande è l’attenzione all’ambiente, alla sicurezza e all’economicità dei collegamenti”.
Le associazioni quindi aggiungono: “Le ferrovie devono mantenere alto il loro ruolo che è anche di attenzione al sociale, all’ambiente e ai giovani. E’ evidente che occorre pensare ad una serie di investimenti infrastrutturali importanti per la rete ferroviaria italiana. La realizzazione di questi, tuttavia, non può inficiare l’operatività e l’efficienza dei convogli”.
CCIAA, API Torino, Ascom, CNA, Confartigianato Torino, Confesercenti, Unione Industriale concludono: “Ci aspettiamo da Trenitalia indicazioni certe e chiare sulla conferma dell’attuale assetto dei collegamenti ferroviari da Torino e, anzi, un suo potenziamento”.