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Economia e lavoro | 23 dicembre 2019, 20:13

Ex Auchan, il Natale orribile dei dipendenti: in Piemonte in 1500 rischiano il posto di lavoro

L’acquisizione del gruppo Auchan da parte del sistema Conad non dà garanzie occupazionali. A Torino 800 persone rischiano di perdere il posto di lavoro: “Per noi un Natale poco sereno”

Ex Auchan, il Natale orribile dei dipendenti: in Piemonte in 1500 rischiano il posto di lavoro

La paura di perdere il posto di lavoro come sgradito regalo sotto l’albero. Non sarà un Natale sereno quello vissuto dai dipendenti ex Auchan: il loro gruppo infatti è stato acquistato da Conad, dopo una trattativa complessa, che non dà alcuna garanzia ai lavoratori dal punto di vista occupazionale. I numeri, in tal senso, sono impressionanti: le persone coinvolte a livello nazionale sono 16.000. L’azienda ha dichiarato l’esubero di un terzo dei lavoratori, 6000. In Piemonte i dipendenti con una spada di Damocle sulla testa sono 1500.

Per questo motivo, questa mattina, dopo aver indetto uno sciopero, i dipendenti torinesi si sono ritrovati in via Garibaldi angolo via Milano per sensibilizzare cittadini e istituzioni circa la loro situazione. “Vogliamo difendere il nostro lavoro e il nostro futuro, ci occorre il sostegno di tutti. Buon Natale, anche se per noi sarà poco sereno” si legge sul volantino divulgato dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat e Uiltucs.

 I vertici della nuova azienda d’altra parte non hanno dato alcuna garanzia, né comunicato il piano aziendale. C’è di più: all’incontro con i sindacati non si è presentato nessuno, rappresentante legale a parte. Quel che è certo è che, pur non conoscendo il piano industriale, la volontà di Conad è quella di ridurre le superfici sino al 50%. A Torino e nel torinese, sono tre gli ipermercati coinvolti in questo processo decisionale: l’Auchan di corso Romania, l’ipermercato di Rivoli e quello di Venaria.  A Cuneo è presente un altro punto vendita. Esemplare, per certificare la confusione che vige in questo momento, quanto accaduto a Rivoli: il Conad ha chiuso a metà mese per lavori di ristrutturazione, ma i dipendenti non sono a conoscenza dei tempi di riapertura e di eventuali esuberi.

Difficile non temere che questo non possa avere ripercussioni sui livelli occupazionali, soprattutto se si pensa che nel novembre 2019, la cassa integrazione in Piemonte è aumentata del 99,1% rispetto a una media nazionale del 19,5%: a renderlo noto è la Uil Piemonte. Con 6.891.428 ore richieste (+67,4% di ordinaria e +122.4% di straordinaria), il quadro è sconfortante e preoccupa non poco i sindacati: “Questi dati confermano la nostra preoccupazione. Dopo le tante promesse e i buoni propositi di tutti i livelli istituzionali, è giunto il momento di mostrare concretamente quali sono le risorse disponibili e i progetti utili a invertire lo stato di declino” ha affermato Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte.

Per quanto riguarda la situazione specifica dei lavoratori ex Auchan, la sinergia tra i sindacati evidenzia quanto questa acquisizione possa avere conseguenze importanti per il futuro degli 800 dipendenti piemontesi e le loro famiglie. Fabio Favola, segretario regionale Filcam Cgil Piemonte, Carla Destefanis, segretaria generale Fisascat Cisl Torino e Sergio Diecidue, segretario generale aggiunto Uiltucs Piemonte hanno chiesto a gran voce di poter conoscere il piano industriale dell’azienda: solo a seguito di questo passaggio il futuro dei dipendenti sarà più chiaro e delineato. Di certo l’acquisizione del gruppo Auchan da parte di Conad spaventa e non poco i lavoratori: “Lo spot di Conad è ‘le persone oltre le cose’. In questo è coerente: prima le cose, poi le persone. Tiene strette le cose e licenzia le persone”.

A fianco dei lavoratori, questa mattina, sono scesi in strada anche Paolo Furia, segretario Pd Piemonte, Enzo Lavolta, responsabile Lavoro segreteria regionale Pd e Gianna Pentenero, responsabile Lavoro segreteria Metropolitana Pd: "Oggi siamo stati al presidio Auchan  in via Garibaldi angolo via Milano a Torino a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. L’unica comunicazione fatta ai rappresentanti dei lavoratori è stata relativa alla riduzione delle superfici di vendita dal 30% al 50 %, con conseguente riduzione degli addetti tra le 400 e le 600 unità. Da tutto ciò non emerge un quadro chiaro sul futuro dei lavoratori". "Il Partito Democratico è vicino alle lavoratrici e ai lavoratori Auchan/Conad e si farà parte attiva affinché la Regione Piemonte chiarisca con le imprese acquirenti i piani di ristrutturazione e di riorganizzazione che le stesse, in termini troppo generici, hanno anticipato. Pretenderemo chiarezza circa le ricadute occupazionali e gli eventuali ammortizzatori sociali impiegati" concludono gli esponenti dem.

Andrea Parisotto

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